Un manifesto tecno-pessimista
Sei un tecno-ottimista? Si tratta di una condizione seria, comune quanto il prediabete. Non ridete. Potete curare il vostro prediabete e anche il vostro tecno-ottimismo.
Sei un tecno-ottimista? Si tratta di una condizione seria, comune quanto il prediabete. Non ridete. Potete curare il vostro prediabete e anche il vostro tecno-ottimismo.
Non c'è alcun ritorno alla "vecchia verità", cioè alla concezione materialista-razionalista della realtà e ai criteri di verità basati sulla corrispondenza positivista tra significato e significante, come eravamo abituati a credere nella Modernità.
Povero Aristotele! E’ passato da autorità indiscutibile, per cui bastava pronunciare Ipse dixit! citando lo Stagirita per zittire l’avversario, a sconfitto della morente civiltà europea e occidentale di cui è stato per oltre due millenni l’architrave.
L’Università degli studi di Perugia ha inaugurato la nascita di una cattedra interamente dedicata all’intelligenza artificiale. Apple ha ufficializzato l”introduzione della sua AI in tutti i suoi dispositivi elettronici, adeguandosi alle politiche dei suoi rivali e partner del digitale.
Quest'anno ricorre il 225° anniversario della nascita del grande poeta russo Alexander Sergeyevich Pushkin. Pushkin incanalò tutta la sua energia creativa nella comprensione e nella descrizione accurata (in termini di significato, non solo di fatti) della vita e della storia russa. Alexander Sergeyevich capì perfettamente che la comprensione delle profondità della vita e della storia russa è possibile solo nel contesto della comprensione della vita e della storia dell'umanità, in primo luogo dell'Europa vicina alla Russia.
Se parliamo di sovranità politica e tecnologica, è altrettanto importante parlare di sovranità informativa. Nel senso ampio del termine, essa comprende l'istruzione, la scienza e la cultura.
Il Divino ci esorta alla instaurazione di un nuovo Impero eurasiatico sovranazionale, multipolare, multiconfessionale e multietnico: il governo e il Popolo della Russia vi hanno aderito e hanno iniziato una grande battaglia di Civiltà per la liberazione planetaria, e noi cosa abbiamo intenzione di fare? Restiamo chiusi nelle nostre isole a fare cultura, a studiare, a proporre nuovi libri e pubblicazioni filosofiche e metapolitiche, eventi artistici e musicali? Oppure facciamo Kulturkampf uscendo dall’isolamento e proponendo una cultura, uno studio, nuovi libri e pubblicazioni filosofiche e metapolitiche, eventi artistici e musicali improntate ad una doverosa guerra culturale, nonché primariamente profilate sulla nuova verticale della frontiera del Donbass?
Il primo (13) Maggio 2024 è il 220° anniversario della nascita di Alexei Stepanovich Chomiakov. Su di lui esiste un numero enorme di pubblicazioni, il cui elenco è impossibile da coprire con un solo sguardo.
Parlare di Aleksandr Dugin è complesso ma è possibile, seppur nelle righe di un Articolo privo di note per non tediare il lettore medio e stimolarlo così alla lettura e alla conoscenza del filosofo russo. Nel corso dell’ultimo decennio Prefazioni, Introduzioni e Postfazioni ai suoi libri – per una gran parte editi da AGA che ora rappresenta ufficialmente la sua casa editrice per le traduzioni in lingua italiana – da parte di valenti commentatori quali Marro, Virga, Pacini, Scarabelli, Siniscalco (e mi scuso se ne ho dimenticati altri) hanno chiarificato molte cose del suo Pensiero.
Uno dei principali eventi accaduti all'umanità negli ultimi 30 anni è l'incontro diretto con un fenomeno qualitativamente nuovo chiamato “legge di conservazione del rischio”. Naturalmente non si tratta di una legge classica nell'accezione scientifico-naturale di questo termine: non esistono praticamente leggi di questo tipo nello sviluppo sociale, ma di una conclusione basata su osservazioni empiriche accumulate.