filosofía

È la questione della tecnologia che fa di Heidegger un rivoluzionario conservatore

18.02.2025

Ho conosciuto Orazio Maria Gnerre attraverso “Materiali. Reinterpretare la Rivoluzione conservatrice” . È un giovane e prolifico accademico che continua la sua attività presso l’Università di Perugia. Interessanti anche le altre sue opere. Nihil Medium. Carl Schmitt tra passato e futuro, Morlacchi, Perugia 2024: Prima che il mondo fosse. Alle radici del decisionismo novecentesco (Before the World was: To the Roots of the Twentieth-century Decisionism), Mimesis, Milano 2018. Abbiamo discusso di rivoluzionarismo conservatore , Heiddeger, Ernst Jünger, Joseph de Meistre nel contesto del rivoluzionarismo conservatore. (L’intervista originale è in inglese)

Psicoanalisi delle civiltà: la mappa di Félix Guattari

02.01.2025

Per lo studio delle civiltà, dell'etnosociologia e, in particolare, per la costruzione di un modello corretto di occidentalità, ci si può rivolgere alla psicoanalisi e alle sue topologie. Una delle definizioni di civiltà è quella psicoanalitica. Tale approccio potrebbe essere strumentalmente ed ermeneuticamente produttivo anche per altri approcci - come modello di confronto e di chiarimento di alcuni punti difficili e di corrispondenze non del tutto chiare.

All'anniversario del grande poeta russo: Pushkin su Europa e America

18.06.2024

Quest'anno ricorre il 225° anniversario della nascita del grande poeta russo Alexander Sergeyevich Pushkin. Pushkin incanalò tutta la sua energia creativa nella comprensione e nella descrizione accurata (in termini di significato, non solo di fatti) della vita e della storia russa. Alexander Sergeyevich capì perfettamente che la comprensione delle profondità della vita e della storia russa è possibile solo nel contesto della comprensione della vita e della storia dell'umanità, in primo luogo dell'Europa vicina alla Russia.

Innalziamo la nostra verticale come vessillo sulla Frontiera del Donbass

27.05.2024

Il Divino ci esorta alla instaurazione di un nuovo Impero eurasiatico sovranazionale, multipolare, multiconfessionale e multietnico: il governo e il Popolo della Russia vi hanno aderito e hanno iniziato una grande battaglia di Civiltà per la liberazione planetaria, e noi cosa abbiamo intenzione di fare? Restiamo chiusi nelle nostre isole a fare cultura, a studiare, a proporre nuovi libri e pubblicazioni filosofiche e metapolitiche, eventi artistici e musicali? Oppure facciamo Kulturkampf uscendo dall’isolamento e proponendo una cultura, uno studio, nuovi libri e pubblicazioni filosofiche e metapolitiche, eventi artistici e musicali improntate ad una doverosa guerra culturale, nonché primariamente profilate sulla nuova verticale della frontiera del Donbass?