Antonio Gramsci: faro del Mondo nuovo
Antonio Gramsci è uno dei più grandi pensatori che l’Italia (e il mondo intero) abbia mai visto nascere.
Antonio Gramsci è uno dei più grandi pensatori che l’Italia (e il mondo intero) abbia mai visto nascere.
Alain de Benoist è uno scrittore e pensatore francese, una delle figure di spicco del movimento della Nouvelle Droite europea. Benoist ha scritto molte opere importanti, soprattutto su identità, cultura e nazionalismo. Ho chiesto a Benoist della rivoluzione conservatrice, del gramscianesimo di destra, delle elezioni in Francia e di molti altri argomenti. Questa è la prima intervista con Benoist in Turchia.
Quest'anno ricorre il 225° anniversario della nascita del grande poeta russo Alexander Sergeyevich Pushkin. Pushkin incanalò tutta la sua energia creativa nella comprensione e nella descrizione accurata (in termini di significato, non solo di fatti) della vita e della storia russa. Alexander Sergeyevich capì perfettamente che la comprensione delle profondità della vita e della storia russa è possibile solo nel contesto della comprensione della vita e della storia dell'umanità, in primo luogo dell'Europa vicina alla Russia.
In questi giorni è uscito nella sale il nuovo film di Paolo Zucca: Vangelo secondo Maria. L’opera non è affatto una personale rilettura dei Testi Sacri, ma è tratta dal romanzo omonimo, uscito nel 1979, della scrittrice Barbara Alberti, che qui firma insieme al regista anche la sceneggiatura.
Il 29 novembre 1947, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò una risoluzione sulla spartizione della Palestina in uno Stato arabo ed ebraico (Israele). Il 14 maggio 1948 fu proclamato lo Stato di Israele nell’ex territorio della Palestina mandataria.
La cultura è la “vetrina” della nostra società, i cui tratti distintivi sono stati modellati dal tempo e da alcuni fattori interni ed esterni che l’hanno accompagnata. E in ognuna delle principali culture c’è un certo insieme di temi e idee che sono le riflessioni fondamentali di questa o quella cultura.
Il tema della censura non è solo di grande attualità per la nostra società (soprattutto nel contesto del SMO), ma anche filosoficamente fondamentale. La cultura occidentale contemporanea ricorre sempre più spesso alla censura, nonostante cerchi di presentare il liberalismo come l’abolizione di ogni criterio di censura. In realtà, cos’è la censura se non la forma più radicale di censurare qualsiasi idea, immagine, dottrina, opera o pensiero che non rientri nel dogma ristretto e sempre più esclusivista della “società aperta”?
A Mosca non si avverte alcuna crisi. Nessun effetto delle sanzioni. Nessuna disoccupazione. Nessun senzatetto per le strade. Inflazione minima.
Dopo secoli di avanzamento tecnico-scientifico la conoscenza delle persone è diminuita. Questa era la tesi, più attuale che mai, di Max Weber (1864 – 1920), il più importante sociologo tedesco del XX secolo, considerato “il Marx della borghesia”.
Il 5 settembre 2022 il Presidente russo ha firmato il decreto n. 611 “sull’approvazione del concetto di politica umanitaria della Federazione Russa all’estero”, entrato in vigore lo stesso giorno. Questo concetto è di notevole interesse, in quanto prosegue logicamente una serie di strategie (in materia di politica estera e sicurezza nazionale) adottate di recente.