USA: prima vittoria di Trump. In Indiana salvi circa mille posti di lavoro

Mercoledì, 30 Novembre, 2016 - 14:15

Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, visiterà Indianapolis (Indiana) nella giornata di domani, e annuncerà pubblicamente di aver raggiunto un accordo con il produttore di sistemi di condizionamento dell'aria Carrier, che eviterà la chiusura di uno stabilimento e il licenziamento di mille lavoratori in quella città.

L'azienda aveva avviato i preparativi per il licenziamento di 1.400 persone quasi un anno fa, quando negli Usa si stavano disputando le primarie dei Partiti democratico e repubblicano. Lo scorso febbraio un dirigente aziendale aveva informato i dipendenti dello stabilimento che avrebbero perso il loro impiego. Trump si era interessato da subito alla questione, citandola a modello della grave emorragia di lavoratori scontata dal settore manifatturiero Usa. ù

"Ecco cosa accadrà", aveva detto il Repubblicano a Indianapolis lo scorso aprile, quando la sua vittoria alle elezioni presidenziali ancora appariva impossibile. "Riceverò una chiamata alla Casa Bianca dal capo di Carrier, che mi dirà: 'Signor presidente, abbiamo deciso di rimanere negli Stati Uniti". Andrà così al 100 per cento". Non è usuale, sottolinea oggi la stampa Usa, che un presidente - meno che meno un candidato alla presidenza - conduca trattative con singole aziende statunitensi, materia di cui dovrebbero occuparsi semmai le agenzie federali o i governi dei singoli Stati dell'Unione. Ciò non toglie, però, che a meno di un mese dalle elezioni dell'8 novembre, e quando ancora non si è insediato alla Casa Bianca, Trump possa già appuntarsi al petto una prima vittoria politica di alto profilo.

"Siamo lieti di aver raggiunto un accordo con il presidente eletto Trump e il vicepresidente eletto Pence per mantenere circa mille lavoratori in Indiana", ha infatti annunciato l'azienda su Twitter. Stando a fonti vicine al presidente eletto citate da "Time", Trump intende adottare lo stesso approccio con una serie di altre grandi aziende intenzionate a delocalizzare la produzione e trasferire posti di lavoro al di fuori del paese. La "Washington Post" definisce quella di Trump la sua più grande vittoria sino ad oggi, ma avverte che in Indiana, per ogni stabilimento salvato, ce ne sono altri che si ridimensionano o chiudono i battenti: la campagna di Trump per rilanciare la manifattura statunitense è appena cominciata, e si preannuncia più difficile che mai.