E' braccio di ferro tra Fincantieri e Stato francese sul futuro dei cantieri navali Stx

Lunedì, 13 Febbraio, 2017 - 11:00

Si fa rovente lo scontro fra Fincantieri e lo Stato francese sul futuro dei cantieri navali Stx di Saint Nazaire: lo ha scritto il quotidiano economico "La Tribune" riportando informazioni rivelate dal sito specializzato "Mer et Marine". La direzione del gruppo italiano infatti ha semplicemente rifiutato di partecipare alla riunione convocata dal sottosegretario francese all'Industria, Cristophe Sirugue, per questa settimana nella sede del ministero dell'Economia a Parigi: riunione a cui sono stati invitati l'Agenzia francese per le partecipazioni statali (Ape) che detiene il 33,3 per cento di Stx France, gli armatori Royal Caribbean Cruises Ltd (Rccl) e Mediterranean Shipping Company (Msc), nonché Direzione per i servizi di costruzioni navali (Dcns), la società statale che gestisce gli altri grandi cantieri navali francesi, quelli di Brest specializzati in costruzioni militari.

La materia del contendere è il livello di controllo che il gruppo italiano eserciterà a Sain Nazaire: il tribunale di Seul, che sta curando la vendita fallimentare della società sud-coreana Stx Offshore and Shipbuilding Company, casa-madre di Stx France, ha attribuito il 66 per cento a Fincantieri, a fronte del versamento di 80 milioni di euro; invece il governo francese vorrebbe limitarne la quota aldisotto del 50 per cento, coinvolgendo nel capitale appunto Dcns e gli armatori Rccl e Msc.

Il gruppo italiano da parte sua considera come irrinunciabile il possesso della maggioranza assoluta delle azioni Stx e su questo punto è spalleggiata dallo Stato italiano, che possiede il 72 per cento di Fincantieri. Dietro a questo braccio di ferro, spiega la "Tribune", si celano le preoccupazioni a lungo termine dei francesi, in particolare perché a Saint Nazaire c'è l'unico bacino di carenaggio esistente in Francia abbastanza grande da ospitare lo scafo di una moderna portaerei.

In un contesto di relazioni franco-italiane diventate tese a causa dell'offensiva borsistica di Vivendi in Telecom Italia e su Mediaset, ricorda il quotidiano francese, le possibilità per il governo di Parigi di incidere sulla futura composizione azionaria di Stx sono limitate dal calendario imposto dal tribunale fallimentare di Seul e soprattutto dall'incombere delle elezioni presidenziali e parlamentari di aprile-maggio. Una soluzione potrebbe essere quella proposta dal sindaco socialista di Saint Nazaire, David Samzun: se Finantieri non cedesse, il governo francese potrebbe pensare ad una nazionalizzazione temporanea dei cantieri Stx.