Spagna: l'ETA prova a stabilire un dialogo con il governo francese
In base a quanto riportato da alcuni giornali spagnoli, il gruppo terroristico basco dell'Eta ha inviato diverse lettere al governo francese nelle quali richiede all'esecutivo di Francois Hollande di aprire un canale di dialogo. Uno degli intermediari tra Eta e il governo di Parigi - un mediatore legato alla sinistra nazionalista basca - ha riferito all'attuale capo dell'organizzazione, Mikel Irastorza, la disponibilità dei francesi a stabilire un contatto a patto che qualsiasi passo in questo senso venga compiuto nella più totale discrezione. I primi contatti risalgono a prima dell'estate e sono proseguiti almeno fino a settembre. I componenti dell'Eta hanno interesse a stabilire al più presto un dialogo con le autorità francesi, perché ritengono che Hollande possa essere più ricettivo di uno qualsiasi dei suoi rivali politici e temono che potrebbe essere sconfitto alle prossime elezioni. Richiedere un dialogo con la Francia, secondo fonti vicine alla organizzazione, sarebbe un tentativo per aggirare l'ipotesi che la fine dell'Eta arrivi senza clamori e dimostrerebbe, inoltre, l'"intransigenza" del governo spagnolo, che ha rifiutato di aprire qualsiasi canale di dialogo con il gruppo basco da quando il precedente governo del premier socialista Zapatero provò a stabilire dei contatti. Secondo le stesse fonti, la direzione dell'Eta sarebbe disposta ad offrire, come segnale di buona volontà, la consegna delle armi. Al momento sono 455 i membri dell'Eta detenuti nelle carceri spagnole e francesi. In Francia, in particolare, ci sono 104 reclusi, 38 nella prigione di Parigi e 20 nei penitenziari distribuiti vicino alla frontiera con la Spagna