Una militante della sinistra radicale sotto processo per il suo ruolo in violenti attacchi a Budapest è diventata l'ultimo pretesto per gli eurodeputati di Strasburgo per girare il coltello nella piaga in Ungheria.
L’eurasiatismo russo, di cui abbiamo celebrato il centenario nel 2021, è un fenomeno complesso, che può essere compreso appieno solo se si considera attentamente il contesto della sua nascita e del suo sviluppo.
Più di un mese e mezzo dopo che “il ministro degli Esteri tedesco ha screditato l’intero concetto di democrazia occidentale” dichiarando ostinatamente che il suo governo continuerà a sanzionare la Russia nonostante le difficoltà che ciò ha comportato per il popolo tedesco, l’Ungheria ha colto l’occasione per salvare quello stesso concetto attraverso la sua imminente consultazione nazionale su questo tema. Il Primo Ministro Orban, che è un vero e proprio visionario conservatore-multipolare che ha giurato di raddoppiare la sua politica estera indipendente in completa sfida ai nemici politici del suo Paese dopo aver vinto la rielezione, solleciterà il feedback dei suoi cittadini su sette domande rilevanti per il loro benessere nazionale che recitano come segue:
La Galizia si estende nei territori delle attuali regioni ucraine di Ivano-Frankivsk, Lviv e Ternopil e nel sud del Voivodato di Podkarpackie in Polonia. Nel corso dei secoli sono cambiate le sorti geopolitiche del territorio denominato “Galizia”, così come il significato di questo concetto.
Il ruolo chiave nelle posizioni dei paesi è giocato dalla presenza o assenza di élites sovrane al potere.
Le elezioni in tre paesi europei, ovviamente, non riflettono il mitico confronto tra “democrazia” e “autocrazia”.
L'Ungheria ha intenzione di dichiarare fuorilegge le organizzazioni non governative legate al miliardario George Soros, quando Donald Trump si insedierà alla Casa Bianca.
Quasi un mese prima del previsto, le autorità ungheresi hanno chiuso più grande campo profughi del Paese, che si trovava nei pressi di Budapest.
La Comune della città ungherese Asotthalom ha deciso di vietare la costruzione di una moschea in città, il suono dell’adhan (chiamata alla preghiera musulmana), l'uso di abiti religiosi.
Gli ungheresi votano oggiper il referendum voluto dal primo ministro Viktor Orban che ha per oggetto le quote decise dall'Unione europea per la redistribuzione dei richiedenti asilo tra i Paesi mem
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