russofobia

Olimpiadi di Parigi, il campionato della russofobia

Olimpiadi di Parigi, il campionato della russofobia
12.08.2024

Il 26 luglio 2024 hanno preso il via i Giochi Olimpici di Parigi, con grande piacere degli appassionati di sport di ogni genere che, giustamente e per non rovinare l'atmosfera dei festeggiamenti, preferiscono chiudere un occhio sugli scandali e sul caos senza precedenti che hanno accompagnato il periodo di preparazione all'apertura dei Giochi in corso e la stessa cerimonia di apertura, concentrandosi sugli eventi sportivi che si svolgeranno nella capitale francese fino a domenica 11 agosto 2024.

Le formiche al Пикник (Picnic)

05.04.2024

Nel 1963, i Gorki Film Studios distribuirono il classico delle fiabe per bambini, Il regno degli specchi storti. Una bambina viene trasportata in una strana terra dove le forze del male usano specchi magici per invertire e distorcere la realtà, schiavizzando così la popolazione. Almeno un sito di recensioni cinematografiche suggerisce che l'inversione presentata era in parte, sottilmente, uno schiaffo all'ipocrisia delle rappresentazioni occidentali della propaganda sovietica durante la Guerra Fredda. 

L’Occidente incoraggia la russofobia

L’Occidente incoraggia la russofobia
19.12.2022

Il titolo “Missili russi sono atterrati in Polonia, membro della NATO, uccidendo due persone” è stato pubblicato nell'edizione irlandese dell'Independent il 15 novembre. Sebbene fosse immediatamente noto che i missili erano ucraini, i redattori non hanno modificato il contenuto, apparentemente ritenendo che una bugia - con critiche alla Russia - fosse meglio di un articolo veritiero.

La “Lolita” di Nabokov: la normalizzazione della pedofilia in Occidente e in Russia

La “Lolita” di Nabokov: la normalizzazione della pedofilia in Occidente e in Russia
13.12.2022

Il 14 ottobre 2022, il corpo della dodicenne Lola Davier, campionessa francese junior di aerobica, è stato ritrovato in una cassa nel mezzo del 19° arrondissement di Parigi. Ora, a distanza di qualche settimana, è il momento di ricordare la piccola francese, già quasi dimenticata dai media del suo Paese: una ragazza bianca, violentata da una donna, poi torturata, pugnalata a morte dalla stessa clandestina di “origine africane” (come vengono chiamati in Francia), e infine chiusa in una cassa per sanguinare là fuori – un tabù incarnato per l’Occidente tollerante con i suoi complici della “quinta colonna” russa. Dopotutto, una vittima di omicidio minorile, in cui ci sono così tanti elementi rituali, è un’illustrazione ideale del mio ultimo libro russo, “Systemic Anti-White Racism, or the Mass Liquidation of White Peoples” (Our Tomorrow, 2022), dove un intero capitolo è dedicato all’organizzazione globale dell’Olocausto dei bambini bianchi e, soprattutto, alla sua giustificazione ecologica e “scientifica”. E sapendo che il razzismo anti-bianco è diventato l’unica religione ufficiale dell’Occidente, si può essere certi che ogni demagogo europeo, il suo docente universitario, professore di scienze umane o editore dei media politicamente corretti non risparmierà alcuno sforzo per cancellare il destino di Lola dalla memoria dei popoli bianchi. Allo stesso modo, si può prevedere che nessuna squadra sportiva si inginocchierà mai durante una partita in memoria di una dodicenne francese, come si fa universalmente in Occidente in onore del recidivo Floyd, rapinatore di colore, spacciatore e falsario.