Immigrazione: per Frontex le ONG sono colluse con i trafficanti di uomini
L'accusa è molto pesante, sia per chi la lancia sia per chi la riceve: Frontex, l'ente europeo per il controllo delle frontiere, accusa apertamente le organizzazioni non governative che operano per il recupero dei migranti dispersi in mare, di collusione con i trafficanti di uomini.
Mentre le stime parlano di 4.700 persone che hanno perso la vita nel Mediterraneo dall'inizio dell'anno, da parte del Frontex si sono approntati due dossier, uno confidenziale e l'altro pubblico, in cui si afferma che ai migranti sarebbero state ''date chiare indicazioni prima della partenza sulla rotta da seguire per raggiungere le barche delle organizzazioni non governative''.
Addirittura ci sarebbe stato un caso accertato in cui ''le reti criminali hanno adoperato direttamente mezzi navali delle organizzazioni di volontariato per trasportare immigrati''.
Frontex continua rilevando che quanti sono tratti in salvo dalle autorità mentre già si trovano sulle navi delle Ong ''non sono disposti a collaborare con gli incaricati dei primi colloqui'' se non addirittura ''gia' avvertiti del fatto che non devono cooperare con le autorita' italiane o europee''.
Il fatto, continua l'ente europeo, è alla base di un fenomeno che da tempo incuriosiva Frontex, vale a dire il crollo nel numero degli interventi decisi in seguito al lancio di segnali di aiuto da parte dei barconi. Contemporaneamente si è registrata un'impennata nel numero degli interventi dei mezzi delle Ong, le cui navi operano ora molto più vicino di prima alle coste libiche e, addirittura, con le loro luci provvederebbero a dare ''segnali di posizione ai migranti''.
Le accuse di Frontex indicano specificamente ''Medici senza Frontiere''.