Attentato al mercatino natalizio di Berlino: le reazioni delle autorità tedesche
Proviamo a dare uno sguardo a cosa è successo ieri ed alle reazioni delle autorità tedesche: subito dopo l'attacco terroristico a Berlino le reazioni sono state praticamente pari a zero. Sono intervenuti i capi di stato e di governo stranieri, per esprimere la loro solidarietà, mentre il silenzio dei politici tedeschi era assoluto ed assordante.
Poco dopo hanno finalmente parlato alcuni esponenti politici dei partiti tradizionali che dichiaravano di augurarsi che la tragedia accaduta fosse dovuta ad un incidente e non ad un attentato terroristico. Evidentemente avevano paura delle conseguenze politiche.
Il commento più stupido è stato probabilmente quello del vice presidente federale del Partito Socialdemocratico (SPD), che ha affermato: "In una democarazia liberale non è possibile avere certezze assolute". Un affronto sconvolgente nei confronti delle 12 vittime del terrorismo.
La cantilena secondo cui non era possibile affermare con certezza che si trattava di un attentato terroristico è poi proseguita. Mentre i media del mondo intero già parlavano di "attacco terroristico", il mainstream politico-giornalistico tedesco continuava ad evitare di usare questa espressione.
Oggi, finalmente, è arrivata una dichiarazione fredda ed imbarazzata della Cancelliera Angela Merkel che ha ammesso l'ipotesi di un attacco terroristico. E' necessario stare attenti alle parole, visto che il sospettato autore della strage, l'immigrato illegale proveniente dalla Tunisia, che ha fatto il suo ingresso in Germania nel 2015, non è stato preso con la pistola fumante in mano. Quest'uomo, infatti, non si troverebbe sul suolo tedesco se lei non avesse aperto le frontiere ad una massa enorme di immigrati.
Questa è la situazione attuale. I rappresentanti politici dei partiti tradizionali sanno solo ripetere che la loro principale preoccupazione non è il terrorismo, ma l'avanzata della destra populista.
Eppure siamo ormai abituati a simili, assurdi atteggiamenti delle classi dirigenti tedesche. Lo stesso tipo di reazioni si ebbero in occasione dell'analogo attentato di Nizza in Francia. Anche allora le immediate dichiarazioni non sapevano far altro che ribadire la solidarietà a favore degli immigrati e l'ostinazione a non voler cambiare la politica in tema di immigrazione.
L'irania è davvero la principale arma ideologica da usare contro il sistema imperante in Germania. Tutti i principali leader hanno ormai perso completamente il contatto con la realtà sociale e si rifiutano di guardare in faccia la minaccia terroristica e i problemi sorti a causa della crisi migratoria.
Già anni fa i giornalisti e i politici tedeschi controcorrente avevavo messo in guardia: "Se permettiamo a tutti di entrare, entreranno anche i cattivi". Ma questa semplice verità è stata completamente negata dai governanti tedeschi.