Asia centrale

Tour del Presidente sudcoreano in Asia centrale

20.06.2024

Il Presidente sudcoreano Yun Seok-yol sta proseguendo il suo lungo tour in Asia centrale. Ha già visitato il Turkmenistan e il Kazakistan e oggi, 13 giugno, il leader sudcoreano è in Uzbekistan, che sarà il punto finale del tour. È accompagnato da un'imponente delegazione di oltre 60 rappresentanti di grandi aziende. Gli esperti sudcoreani la chiamano “diplomazia delle vendite”, ovvero il rafforzamento del partenariato economico con i Paesi ricchi di risorse naturali: esportazioni in cambio di minerali.

Russia – Uzbekistan: aspetti del processo di integrazione

03.06.2024

Per comprendere il posto e il ruolo dell'Uzbekistan nel sistema di relazioni commerciali e di investimento dell'Eurasia post-sovietica, vale la pena osservare i primi “cinque” Paesi della CSI in termini di fatturato commerciale con la Russia nel 2023 (circa 100,6 miliardi di dollari in totale): Bielorussia (53 miliardi di dollari), Kazakistan (26 miliardi di dollari), Uzbekistan (9,8 miliardi di dollari), Armenia (7,3 miliardi di dollari) e Azerbaigian (4,3 miliardi di dollari).

Analisi della rotta commerciale del corridoio mediano

02.06.2023

Mentre la Russia è sottoposta a sanzioni e la cooperazione commerciale ed economica con essa è limitata da diversi Paesi, gli Stati dell’Asia centrale e la Cina sono alla ricerca di nuove opportunità per aumentare le loro esportazioni verso l’Europa aggirando la Russia. L’alternativa più promettente al Corridoio commerciale settentrionale, dominato dalla Russia che controlla la maggior parte della rotta di trasporto, e alla tradizionale rotta marittima attraverso l’Oceano Indiano, è il Corridoio mediano, creato per portare le merci dall’Asia centrale all’Europa.

Il conflitto “idrico” in Asia Centrale

Il conflitto “idrico” in Asia Centrale - Image from geopoliticalfutures
30.03.2023

Per le ex repubbliche sovietiche dell’Asia centrale, così come per l’Afghanistan, l’Iran e lo Xinjiang, la disponibilità di acqua è sempre stata garanzia di benessere e di un’esistenza agiata; dopotutto, l’agricoltura della regione dipende quasi completamente dall’irrigazione durante il periodo vegetativo attivo delle colture. Ecco perché le controversie, e talvolta i conflitti armati, divampano qui proprio a causa dell ‘”umidità vivificante”. Solo negli ultimi trent’anni, tra questi si possono annoverare: un conflitto al confine tra Tagikistan e Kirghizistan a causa delle acque del fiume Isfara; minacce da parte dell’Uzbekistan di occupare la centrale idroelettrica di Kayrakkum in Tagikistan per fornire irrigazione ai campi uzbeki nel 2012; il conflitto dello scorso anno su un bacino idrico al confine tra Uzbekistan e Kirghizistan che ha quasi portato alle dimissioni del governo in quest’ultimo di questi paesi; il conflitto di confine che ha avuto luogo nel 2022 sul confine afghano-iraniano.

Il vertice della CSI e la geopolitica del potere responsabile

Il vertice della CSI e la geopolitica del potere responsabile
30.12.2022

Il 26 e 27 dicembre 2022 si è tenuta a San Pietroburgo una riunione informale dei capi di Stato della CSI. Hanno partecipato il Presidente russo Vladimir Putin, il Presidente azero Ilham Aliyev, il Primo Ministro armeno Nikol Pashinyan, il Presidente bielorusso Alexander Lukashenko, il Presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev, il Presidente kirghizo Sadyr Zhaparov, il Presidente tagiko Emomali Rakhmon, il Presidente turkmeno Serdar Berdymukhamedov e il Presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev. Cioè i leader dei nove Stati che facevano parte dell’URSS. Tra gli assenti, gli Stati baltici, la Georgia, la Moldavia e l’Ucraina. Per la Lettonia, la Lituania e l’Estonia la situazione è chiara: