Donetsk

Un momento di vera multipolarità

18.03.2022

L’importanza dell’Operazione Militare Speciale della Russia in Ucraina è andata ben oltre il quadro regionale. Già ora, a distanza di poco più di due settimane, possiamo affermare l’inizio di seri cambiamenti strutturali negli equilibri di potere sulla scena mondiale. E il vettore di questi cambiamenti è abbastanza chiaro: dalla multipolarità a lungo dichiarata a parole alla sua vera formazione. Cosa che a volte viene realizzata in modi del tutto inaspettati.

Ucraina – Dall’Euromaidan all’Afghanistan

15.03.2022

Di recente, Douglas MacArthur, colonnello in pensione e consigliere del Segretario alla Difesa degli Stati Uniti nell’amministrazione Trump, un veterano di guerra pluridecorato, ha apertamente criticato la politica ufficiale di Washington, che secondo lui cercava deliberatamente di trasformare l’Ucraina in una versione dell’Europa orientale dell’Afghanistan.

La Russia sta entrando in una nuova fase di confronto con l’Occidente

03.03.2022

La decisione della leadership russa di riconoscere la DPR e la LPR è stata una misura forzata e prevedibile. Anche se sono passati quasi otto anni da quando si sono tenuti i referendum nelle ex regioni ucraine di Donetsk e Lugansk, il riconoscimento di Mosca ha provocato il sostegno pubblico non solo nelle repubbliche già legittime, ma anche in Russia, Bielorussia, Serbia e un certo numero di altri paesi.

Il morale dell’esercito russo e il sentimento contro la guerra in patria non sono come dicono i media

02.03.2022

La tendenza generale è che una guerra d’informazione molto intensa viene condotta contro la Russia in questo momento, soprattutto per quanto riguarda le due narrazioni fuorvianti che sono state chiarite in questa analisi. Lo scopo non è solo quello di screditare l’operazione speciale agli occhi del mondo facendo sembrare che la maggior parte dei russi sia contraria, ma anche di influenzare quegli stessi russi a esprimere più attivamente il disaccordo pubblico con la campagna, anche attraverso la partecipazione a raduni non autorizzati.

Crisi in Ucraina

01.03.2022

La Russia ha ripetutamente avvertito, a cominciare dall’ormai famoso discorso di Monaco del 2007 di Vladimir Putin, che percepisce un’ulteriore espansione della NATO verso est come una minaccia esistenziale e che tale comportamento occidentale può solo portare a un’accresciuta instabilità e al collasso delle relazioni tra Mosca e i paesi occidentali. La crisi in corso in Ucraina ha chiaramente definito due paesi importanti per la Russia, ovvero l’Ucraina e la Georgia, il cui ingresso nell’Alleanza del Nord Atlantico rappresenta una linea rossa per Mosca. L’eventuale adesione di Kiev e Tbilisi al patto NATO e il dispiegamento del potenziale di combattimento dell’Alleanza sul loro territorio, in particolare i sistemi missilistici, comprometterebbero completamente la capacità della Federazione Russa di reagire in tempo a un possibile attacco, il che è, comprensibilmente, inaccettabile per i russi.