LIBIA: 180 JIHADISTI ANCORA ASSERRAGLIATI A SIRTE
Sono oltre 80 gli jihadisti dello Stato islamico (Isis) uccisi ieri a Sirte negli scontri con le forze che sostengono il governo di unità nazionale libico, mentre sarebbero 180 quelli ancora presenti in città. E' quanto ha riportato oggi il quotidiano libico Alwasat. Ieri i jihadisti avrebbero cercato di aggirare l'assedio posto dalle forze governative per lasciare la città. Secondo il Generale Mohammed al Ghasry sarebbero oltre 80 i corpi dei miliziani recuperati oggi e tra le vittime ci sarebbero diversi esponenti di spicco, tra cui il comadante Abu Turabah. Diversi i cadaveri recuperati di jihadisti di origine egiziana, tunisina e di altri Paesi africani. Lo stesso giornale ha riferito oggi che un jihadista libico, originario di Derna, catturato dalle forze governative avrebbe confessato che i combattenti Isis rimasti a Sirte "sono solo 180, tra cui 22 che hanno subito amputazioni, a cui è stato dato l'incarico di condurre autobombe". Lo stesso prigioniero ha detto che tra i sopravvissuti ci sarebbero 37 jihadisti feriti e 10 medici. Negli scontri di ieri le forze governative hanno avuto otto morti ed è rimasto ucciso anche un giornalista, l'olandese Jeroen Oerlemans, colpito da un cecchino Isis.