Argentina: il governo vuole un accordo di libero scambio tra Mercosur e USA, ma l'opposizione contrasta le politiche neoliberiste
Mentre in Europa i Valloni affossano il trattato CETA, il governo di Buenos Aires vuole promuovere un accordo di libero scambio tra il Mercato comune dell'America latina (Mercosur) e gli Stati Uniti. Lo ha annunciato il ministro argentino della Produzione, Francisco Cabrera, all'inizio del suo viaggio ufficiale a Washington, accompagnato da circa 40 imprenditori argentini e prima dell'incontro di oggi con il suo omologo statunitense, Penny Pritzker.
"E' molto importante raggiungere un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti. Noi vogliamo che questo paese diventi il primo investitore estero in Argentina", ha dichiarato il ministro davanti alla Camera di commercio degli Stati Uniti.
L'opposizione però sta contrastando duramente il progetto del governo e in generale la sua politica neoliberista. La sessione di ieri della Camera dei deputati argentina si è infatti conclusa bruscamente, dopo che i deputati della corrente massista hanno approvato una mozione richiesta dal blocco kirchnerista per bloccare un progetto sulla partecipazione pubblico-privato nelle opere pubbliche (Ppp), promosso dal governo per attrarre investimenti esteri.
Fonti della coalizione al governo, Cambiemos, hanno parlato di "una pugnalata" alle spalle da parte del Fronte rinnovatore, guidata da Sergio Massa. Con 107 voti favorevoli, 105 contrari e 9 astensioni, il progetto Ppp dovrà tornare ora in commissione, il che rappresenta una sconfitta parlamentare per il governo. In questo modo, infatti, il progetto promosso personalmente dal presidente Mauricio Macri, che ha già ottenuto l'approvazione preliminare del Senato, ha ricevuto una nuova battuta d'arresto, dopo le obiezioni presentate dall'opposizione ma anche da forze vicine al governo, come il blocco radicale, che hanno causato svariate modifiche al progetto in sede di commissione.