Il conflitto tra la Grecia e la Turchia si sta intensificando

Mercoledì, 17 Agosto, 2016 - 13:00

Nel contesto del conflitto continuo, associato al problema di Cipro, il presidente greco, Prokopis Pavlopoulos, ha rilasciato una dichiarazione in cui ha invitato Ankara di riconoscere il genocidio dei greci del Ponto. Inoltre, egli ha condannato la chiusura del monastero ortodosso di Sumela.

Nel frattempo, l'ambasciatore turco ad Atene, Kerim Uras, ha detto che la Turchia ha sempre cercato di far dichiarare il monastero come il Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Ora il monastero è nelle pessime condizioni e rappresenta un pericolo per la vita dei monaci, che avrebbero vissuto lì, se le autorità turche non avrebbero preso una decisione difficile di chiudere il monastero.

Il ministero degli Esteri turco ha risposto ai suoi colleghi greci in una dichiarazione, dove ha definito le parole del presidente come l’incitamento all'odio etnico e religioso, e ha avvertito che queste cose non contribuiscono al rafforzamento delle relazioni di buon vicinato.

Ricordiamo che la Grecia si sta preparando i documenti per apportare le modifiche alla costituzione, al fine di togliere lo status del cristianesimo come la religione di stato. Inoltre, ad Atene al momento non c’è alcuna moschea ufficiale.