Germania: dietro il terrorismo salafita la lunga mano dell'Arabia Saudita
Il governo dell'Arabia Saudita ha respinto le accuse lanciate dalla ''Sueddeutsche Zeitung'' e dalle emittenti televisive tedesche Ndr e il Wdr secondo cui un'associazione religiosa islamica avrebbe sostenuto, con l'approvazione e il contributo finanziario di Riad, la diffusone dell'ideologia salafita radicale, base ideologica del terrorismo islamico, in Germania.
Le inchieste giornalistiche avevano spinto il Servizio d'informazione federale (Bnd) e all'Ufficio federale per la Protezione della Costituzione (BfV) ad intevenire con delle indagini in merito.
''L'Arabia Saudita costruisce moschee, ma non esporta imam e non ha alcun collegamento con il salafismo tedesco'', ha dichiarato ieri l'ambasciatore saudita in Germania, Awwas Alawwad, rispondendo alle accuse mosse dall'intelligence e dai media tedeschi.
L'organizzazione ''Muslim World League'', ha precisato inoltre l'ambasciatore, ''non è un'organizzazione saudita e non ha nulla a che fare con il Governo saudita'' ha ribadito. Eppure, ha rimarcato la ''Sueddeutsche Zeitung'', l'organizzazione ha sede alla Mecca, e il suo segretario generale, Abdallah al Turki, è un ex ministro saudita.