Francia, presentata proposta di legge per l'uscita dalla Nato
Tre deputati del partito comunista francese chiedono che la Francia riacquisti “la propria sovranità in conformità agli interessi del popolo”.
Si allarga a geometria variabile in Europa il fronte anti Nato. Presentata in Francia dai deputati Jean-Jacques Candelier, Patrice Carvalho e Gaby Charroux del partito comunista francese, all'opposizione del governo Valls, una proposta di legge che chiede all'Assemblea Nazionale l'uscita della Francia dalla Nato.
Secondo l'iniziativa parlamentare, "la Nato è oggi lo strumento diplomatico nonchè il braccio armato degli Stati Uniti, Paese che, con la complicità di stati vassalli, tra i quali Francia, Gran Bretagna, Germania, forte di una dottrina militare che comprende la guerra preventiva e l'uso delle armi nucleari come prima risposta, dotato di più di 700 basi militari sparpagliate in tutto il globo e deciso a combattere la minaccia terrorista senza ricercarne le cause, conduce la Nato e quindi la Francia a partecipare al caos generalizzato, a una guerra permanente contro i nostri interessi e contro la nostra stessa sicurezza. Dalla Jugoslavia all'Iraq, dalla Siria alla Libia, la Francia utilizza il proprio potenziale militare e il proprio credito diplomatico e dimentica i valori del proprio popolo a vantaggio di una politica decisa a Washington".
La proposta di legge prosegue spiegando le motivazioni che hanno spinto i tre parlamentari a proporre al parlamento di Parigi l'uscita del Paese dall'Alleanza Atlantica.
"Questa politica apertamente aggressiva si è accompagnata con l'installazione di uno scudo di missili anti missile in prossimità della Russia, eventualmente utile a lanciare un primo colpo nucleare su questo Paese, sterilizzando e limitando in maniera drastica le sue possibilità di replica. È in questo contesto geopolitico che l'Ucraina ha vissuto la Rivoluzione Arancione, teleguidata dagli Stati Uniti e sostenuta dall'Unione Europea, che ha permesso la messa in opera con la forza di un governo ostile alla Russia con la partecipazione di noti neonazisti. È giunto il momento che la Francia si dissoci da questa politica anti-russa provocatrice che rischia di finire in una Terza Guerra Mondiale nucleare".
Per i tre deputati del partito comunista francese, "la Francia deve ritrovare la sovranità — oramai perduta — delle proprie decisioni e la libertà di scegliere i propri alleati in conformità con la propria filosofia e gli interessi del popolo francese."