Francia: è scontro nel governo sul progetto di mega-schedatura di 60 milioni di cittadini
E' scontro aperto nel governo in Francia a causa del progetto di mega-schedatura dei 60 milioni di cittadini francesi: ne dà conto oggi il quotidiano progressista "Le Monde".
Battezzato "Titoli elettronici sicuri" (Tes), il progetto ambisce a riunire in un unico database tutti i dati relativi ai detentori di carte d'identità e di passaporto, dunque potenzialmente quasi 60 milioni di cittadini francesi.
Al centro dello scontro c'è il fatto che il Tes, come sottolinea il "Monde", è stato varato per decreto il 30 ottobre scorso senza un previo dibattito parlamentare. E così ieri la sottosegretaria all'Informatica, Axelle Lemaire, ed il Consiglio nazionale per il Digitale (CnNum, un organo consultivo), hanno chiesto pubblicamente la sospensione del progetto, provocando la reazione del ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve.
In una lettera di quattro pagine indirizzata al CnNum, il ministro ha assicurato che il varo della schedatura Tes è stato deciso dal governo "al termine di un dibattito svoltosi in piena trasparenza" e che la sua corretta applicazione sarà seguita passo passo in collaborazione tra vari ministeri. Quanto all'opposizione espressa dalla sottosegretaria Lemaire, Cazeneuve a margine di una sua visita a Calais ha detto di "rispettarne le opinioni", ma l'ha comunque richiamata alla "solidarietà di governo".
Il Tes dovrebbe partire oggi con la sperimentazione nel dipartimento "pilota" delle Yveline, nei dintorni di Parigi, per poi essere esteso alla totalità della popolazione della Francia agli inizi del 2017. A suscitare timori sono la dimensione eccezionale dello schedario Tes, il rischio che venga piratato e soprattutto, scrive il "Monde" citando il CnNum, il fatto che esso "lasci la porta aperta a probabili derive pericolose" e che si possa "prestare ad una massiccia distorsione delle sue finalità".
La scorsa settimana anche la presidente della Commissione su informatica e libertà (Cnil, un altro organo consultivo), Isabelle Falque-Pierrotin, aveva sollevato dubbi sul modo quasi alla chetichella in cui è stato istituito un tale strumento di controllo di massa. Critici sul progetto Tes sono sia la formazione politica Europa ecologia - I verdi (EeLv), che ha definito il mega-schedario come "una pericolosa misura liberticida", che il Partito comunista francese (Pcf), che ha chiesto al governo di abolire il decreto che ha istituito il Tes e di dare invece mandato agli organi consultivi CnNum e Cnil di proporre un progetto alternativo sotto controllo parlamentare.