Tutti gli europei non possono che sentirsi solidali con la civiltà russa

04.05.2023
Discorso alla 1ª Conferenza globale sul multipolarismo

Lo scrittore e pensatore francese Raymond Abellio ha pubblicato nel 1953 un libro fondamentale, intitolato Assunzione dell’Europa. Si tratta di un’analisi strutturale completa della morfologia storica dell’Europa e delle ragioni della sua trasformazione in Occidente.

Credo che la dialettica tra Europa e Occidente sia più che mai un tema scottante e che sia la comprensione del rapporto tra Europa e Occidente a spingere ogni persona oggi a sostenere l’Ucraina o la Russia in questo conflitto. Per dirla in altri termini, un occidentale proclamerà il suo sostegno a Zelensky, mentre chi si sente profondamente europeo non può che provare solidarietà per la civiltà russa. E questo apparirà come un paradosso solo agli osservatori superficiali. Raymond Abellio spiega la sua visione dell’ontogenesi delle civiltà, sottolineando che è simile a quella degli individui. Egli assegna cinque momenti chiave alla vita di una civiltà: il concepimento, la nascita, il battesimo, la comunione e la morte, fondando così un vero e proprio simbolismo storico dei sacramenti.

Così, per Abellio, il concepimento dell’Europa cristiana avviene attraverso Gesù: il germe viene depositato nel grembo materno. Con la nascita, il bambino esce dal grembo materno per entrare nel mondo, pur rimanendo dipendente dalla madre; per Abellio, questa è la scolastica di San Tommaso d’Aquino, che mette tutta la sua ragione nella fede. Il battesimo consacra il momento in cui la persona non si accontenta più di vedere il mondo: vede se stessa. Rinasce attraverso l’acquisizione della consapevolezza della propria coscienza, vedendosi per la prima volta come soggetto in un mondo di oggetti. Durante il Rinascimento, Galileo e Cartesio ripongono tutta la loro fiducia nella ragione.

Per quanto riguarda la comunione, si tratta di un momento in cui la civiltà cambia il suo rapporto con il mondo, che non è più un mondo di oggetti, ma un mondo di soggetti. E un soggetto si assoggetta. Nel 1789, l’Europa non si vede più come causa di se stessa, ma come causa dell’universo. Da quel momento si chiama Occidente e si fonderà sempre più con il mondo fino a quando sarà il mondo a diventare pienamente occidentale. L’esaurimento derivante da questo sfogo indefinito porta logicamente alla morte. E questo è ciò che sta accadendo oggi. Tuttavia, la legge dei cicli descritta dalla Struttura Assoluta di Raymond Abellio mostra la qualità dell’incompletezza indefinita di questo processo, con ogni fase storica di una civiltà che si ripercuote su tutte le altre. La presunta stagnazione della civiltà cinese, ad esempio, denigrata da Guillaume Faye per evidenziare la presunta superiorità della civiltà occidentale, non è che un segno della maggiore durata dei suoi primi tre sacramenti. Ed è molto probabile che la Cina stia solo ora varcando la soglia della propria comunione con il mondo, che non potrà che portare alla sostituzione dell’Occidente con la completa sinizzazione del mondo – che alla fine avrà un nome.

Il concetto di multipolarità consiste, per l’Europa, cancellata e trasmutata in Occidente da Cartesio, nel recuperare la propria trascendenza originaria compiendo un vero e proprio atto nuziale con la civiltà russa, per far emergere quel Santo Impero Paraclito dei tempi finali, di cui hanno sognato tanti veri scrittori europei, da Dante a Jean Parvulesco.

Traduzione a cura di Lorenzo Maria Pacini