SONO DIECI LE ORGANIZZAZIONI SEGRETE COINVOLTE NEL TENTATO GOLPE A MARCHIO USA AI DANNI DELLA TURCHIA

30.08.2016

È stato pubblicato l'elenco dei cittadini statunitensi, compresi gli agenti dell’intelligence, direttamente coinvolti nel tentato ‘colpo di Stato’ ai danni della Turchia.

Secondo il quotidiano Aksam, queste persone sono arrivate in Turchia dal 13 al 15 luglio 2016 e hanno coordinato direttamente le azioni dei ribelli, aiutando nella stesura e diffusione di notizie e pubblicazioni da trasmettere ai media turchi filo-gülenisti e a quelli occidentali.

È confermato il coinvolgimento di numerosi membri della CIA accreditati ufficialmente come appartenenti alla rappresentanza diplomatica Usa in Turchia.

Il principale protagonista della rivolta è stato Graham Fuller, stretto collaboratore di Fethullah Gülen, ex ufficiale della CIA che ha lavorato per 20 anni in Medio Oriente e che voleva utilizzare l'influenza di Gülen in Russia. È stato coordinatore del sostegno ai gülenisti per creare uno "Stato parallelo" all’interno della Turchia. È riuscito a ottenere la residenza permanente negli Stati Uniti; le garanzie personali gli sono state fornite da tre membri della CIA stessa. Federico Engdah, nel suo libro “Holy Wars of the Western world“ ha descritto Graham Fuller nei dettagli.

Secondo Engdah, Fuller non era un ufficiale dei servizi segreti ordinario. Egli ha preso parte attiva nel coordinamento delle attività dei Mujahidin e di altre organizzazioni islamiste. È diventato un "pioniere" nell'uso dei Fratelli Musulmani e di altri gruppi islamisti come strumento della politica estera statunitense. Nel 1982 è stato nominato ufficiale nazionale dell'intelligence in capo alla CIA per il Medio Oriente e l’Asia Meridionale. È diventato successivamente responsabile per la Turchia. Nel 1986, quando Fuller è diventato vice-presidente della  National Intelligence presso il Board della CIA, e poi nel 1988, quando la guerra dei Mujahidin in Afghanistan si è conclusa, è stato formalmente dimesso dalla RAND, un centro di analisi neo-consevatore con sede a Washington e che è strettamente associato al Pentagono e alla CIA. Come testimoniato da numerose prove, egli ha contribuito a sviluppare una strategia per la creazione e l'uso a fini geopolitici del movimento di Gülen per farlo espandere nei Paesi dell’ex Unione Sovietica dell’Asia centrale.

Nell’ambito della RAND Fuller si è dedicato allo studio del fondamentalismo islamico in Turchia, Sudan, Afghanistan, Pakistan e Algeria. Nei suoi lavori ha trattato dei problemi di sopravvivenza in Iraq, ha scritto sull’evoluzione dell’ex-Urss e sulla nuova geopolitica in Asia centrale, in cui in particolare sono state create le scuole di Gülen, sostiene Engdahl.

• Henri Barkey è uno dei leader del dipartimento turco della CIA ed ex membro del personale della politica in Medio Oriente del Dipartimento di Stato statunitense. È noto per i suoi articoli contro lo Stato turco. In particolare in Russia è stato ampiamente diffuso un suo articolo sulla politica estera della Turchia - “La politica estera di Erdogan è in rovina”.

• Ellen Laipson è assistente capo del Consiglio Nazionale di Sicurezza statunitense ed ex vice presidente della National Intelligence presso il Board della CIA.

• Sylvia Tiryaki è una politologa che sovrintende a Israele, Palestina e Armenia.

• Ahmed Morsi è un esperto presso il “Fondo Carnegie” e osservatore di Egitto e Iran.

• Ellie Geranmayeh è un dipendente del Dipartimento delle relazioni esterne del Consiglio d'Europa, sovrintende all'Iran e all'Arabia Saudita.

• Masood Karokhail è un analista del Medio Oriente e consulente di numerose ONG internazionali.

• Daudy Marwah è professore associato presso il Centro Studi Arabi della “Georgetown University”. Autore del libro “Lo spartiacque tra Siria, Turchia e Iraq” e di numerose pubblicazioni sulle "atrocità" del governo siriano, ha sostenuto in uno dei suoi articoli che Putin ha beneficiato dell’ascesa dello Stato Islamico e ha così ricevuto ‘carta bianca’ per l'intervento militare, così come il regime di Assad.

• Samir Sumaydai è un ex ambasciatore statunitense in Iraq; un tempo rappresentava l'opposizione a Saddam Hussein.

• Ali Vaez è uno dei manager del “Woodrow Wilson Center”.

Secondo fonti turche, il coordinamento del gruppo aveva luogo sull'isola di Büyükada, vicino Istanbul, da dove erano coordinati i disordini e dove i media hanno preparato in anticipo i falsi racconti del golpe.

Quando si è cominciato a capire che il ‘colpo di Stato’ stava fallendo, i media hanno cominciato a diffondere la falsa storia secondo cui sarebbe stato Erdogan a preparare il ‘colpo di Stato’ per rafforzare la propria posizione nel Paese. Questa tesi sono state ampiamente diffuse tra la stampa occidentale. Dopo il fallito golpe, queste persone hanno lasciato la Turchia.

Il lavoro operativo dei servizi segreti turchi ha accertato inoltre che membri della CIA hanno partecipato attivamente agli avvenimenti delle primavere arabe in Tunisia, Egitto, Yemen e Libia.