Turchia: colpo di stato in corso, i militari: “Abbiamo preso il potere”
Aggiornamento ore 23 – I militari annunciano: “Abbiamo preso il potere in Turchia per proteggere la democrazia e ristabilire i diritti civili”. Non è ancora nota la dinamica dei fatti in quanto lo Stato maggiore sarebbe stato preso in ostaggio, dando così l’impressione di un colpe orchestrato solo da una fazione dell’esercito. Televisioni e radio spente, Facebook e twitter fuori uso, aeroporto di Istanbul chiuso. Il premier Yildirim: “Le nostre forze useranno la forza contro la forza”, sarebbero infatti in corso conflitti a fuoco tra esercito e polizia. Al confine europeo, intanto, si registra lo schieramento dell’esercito anche da parte della Grecia.
Istanbul, 15 lug – Ponti sul Bosforo chiusi, esercito in strada, colpi di arma da fuoco. In Turchia sarebbe, in questo momento, in corso un colpo di stato. A confermarlo, dopo le indiscrezioni della stampa, il premier Binali Yildirim, che parla di tentativo di golpe ai danni del presidente Erdogan: “Faremo tutto il possibile perchè prevalga la democrazia. Il colpo di stato non riuscirà e i responsabili saranno puniti”, ha detto.
Le cronache parlano di due ponti sul Bosforo, a cavallo fra le due estremità di Istanbul, chiusi al traffico sia pedonale che automobilistico, mentre un elicottero avrebbe attaccato la sede dell’intelligence e su Ankara sarebbero in volo le forze dell’aeronautica. La Polizia, da parte sua, ha richiamato tutti gli effettivi in servizio, ma i militari starebbero disarmando gli agenti. Già occupate, secondo i pochi resoconti dei media locali, le sedi degli studi radiotelevisivi nazionali.
Non è la prima volta che l’esercito della Turchia si frappone nella vita politica del paese. Considerato fin dalla fondazione della Repubblica come guardiano della laicità dello Stato, è già intervenuto quattro volte manu militari: nel 1960, nel 1971, nel 1980 e nel 1998. Se confermato, quello attualmente in corso sarebbe il quinto.
Fonte : ilprimatonazionale.it