Colombia: pronto un nuovo accordo tra il governo e le Farc
Il governo colombiano e la guerriglia delle Farc ci riprovano. Le parti hanno firmato un nuovo accordo di pace ripartendo dal testo che i colombiani bocciarono, non senza sorpresa, con un referendum tenuto lo scorso 2 ottobre.
"Avevo detto che l'accordo del 26 settembre era il miglior accordo possibile", ha spiegato il capo negoziatore del governo colombiano Humberto de la Calle. "Oggi, con umiltà, riconosco che questo accordo è migliore perché accoglie molte critiche" avanzate dal fronte del "no". Per la precisione, ha detto il presidente colombiano Juan Manuel Santos presentando alla nazione il nuovo testo, "su 57 osservazioni che erano state avanzate", "solo su una - la partecipazione alla politica degli uomini delle Farc - non ci sono stati progressi". I punti della nuova intesa si possono solo evincere dalle dichiarazioni filtrate della guerriglia, e ancora non si sa se verrà riproposto un percorso referendario. Ma le preoccupazioni del paese non mancano.
Le vittime della banda armata denunciano il silenzio sui sequestri ancora in essere o sulla partecipazione dei minori alla guerriglia. L'ex presidente Alvaro Uribe, tra i principali artefici dello stop al primo testo, chiede al governo di non considerare definitivo l'accordo senza prima averlo condiviso con i portavoce del "no", in tempo perché qualsiasi nuova obiezione possa essere ridiscussa con i negoziatori. Intervistato da "el Mundo", Santos analizza tutte le difficoltà del dialogo con un gruppo la cui attività ha provocato dolorose ferite nel paese. Ma "la pace si fa con i nemici e non con gli amici", ricorda il capo di Stato.