Dopo 52 anni di guerra civile siglato l'accordo di pace tra FARC e governo colombiano

Martedì, 27 Settembre, 2016 - 15:00

Il governo della Colombia e le Forze armate rivoluzionare colombiane (Farc) hanno firmato la pace dopo 52 anni di guerra, circa otto milioni di vittime, più di 260 mila morti, decine di migliaia di sfollati. "A nome delle Farc chiedo perdono a tutte le vittime del conflitto", ha affermato il leader della guerriglia, Rodrigo Londono, alias Timoshenko, al termine del suo discorso, ripreso da tutti i quotidiani spagnoli e sudamericani. "Questa è la liberazione che dà il perdono. Il perdono che non solo libera il perdonato, ma anche e soprattutto chi perdona", ha sottolineato da parte sua il presidente colombiano Juan Manuel Santos. L'accordo, risultato di quattro anni di intensi negoziati all'Avana e che conta sul sostegno unanime della comunità internazionale, si è materializzato ieri sera in una cerimonia solenne nella città di Cartagena de Indias Ora manca solo l'approvazione dei cittadini colombiani. Al referendum del 2 ottobre prossimo, non a caso, ha fatto continuo riferimento il presidente colombiano nel corso del suo intervento: "Con il vostro voto, ogni colombiano avrà un potere immenso: il potere di salvare vite umane". L'evento di ieri ha visto la partecipazione di oltre una dozzina di capi di Stato dell'America Latina, di ex presidenti come lo spagnolo Felipe Gonzalez, degli Stati Uniti con il segretario di Stato John Kerry e di altri 2.500 invitati in tutto. Tra l'elite nazionale ed internazionale c'è stato spazio anche per i protagonisti della storia che ha caratterizzato il paese per più di 50 anni: le vittime. Più di 200 di loro sono giunte da Cali, Medellin e Bogotà e altri luoghi del paese. Il leader delle Farc, in un lungo discorso, si è riferito al presidente come ad "un valido interlocutore", pur non dimenticando i momenti difficili vissuti durante il processo di pace. "La nostra unica arma sarà la parola", ha detto Timoshenko, "nessuno dovrà dubitare, faremo politica senza armi". In queste ore, intanto, l'Unione Europea (Ue) ha deciso di cambiare atteggiamento verso la guerriglia colombiana, considerata fino ad oggi un gruppo terroristico. Le autorità di Bruxelles, riferisce il quotidiano brasiliano "O Globo", hanno deciso di rimuovere il gruppo dalla lista delle organizzazioni terroristiche, dopo l'accordo di pace firmato ieri. La sospensione temporanea permetterà ai paesi dell'Ue di entrare in contatto con i rappresentanti della guerriglia, che dovrebbe ricostituirsi come movimento politico. Si tratta di una vecchia ambizione delle Farc, che potrebbe tramutarsi in realtà se l'accordo verrà approvato dal popolo colombiano domenica prossima, in un apposito referendum, e in seguito attuato.