GRAN BRETAGNA: May, insostenibili migrazioni di massa incontrollate
Secondo quanto riferito dal quotidiano inglese "The Guardian", la premier del Regno Unito, Theresa May, parlerà oggi all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, dei rischi delle migrazioni di massa incontrollate e invocherà un diverso approccio finalizzato a ridurre i movimenti migratori. La leader di Downing Street ritiene che l'esposizione ai pericoli e allo sfruttamento non è nell'interesse dei migranti né dei loro paesi di origine né di quelli di destinazione e che gli afflussi massicci riducono le risorse e il sostegno popolare nei confronti dei rifugiati. La sua posizione sarà in continuità con quella del predecessore, David Cameron, che ha indirizzato gli aiuti ai profughi nelle zone di guerra, in contrasto con la politica di accoglienza della Germania; non è escluso, comunque, che la Gran Bretagna, che finora si è impegnata ad accogliere solo ventimila siriani in quattro anni, scatenando polemiche, possa accogliere un maggior numero di persone provenienti direttamente dai campi profughi. May avanzerà tre proposte: aiuto per i profughi affinché chiedano asilo nel primo paese sicuro raggiunto; una più precisa distinzione tra rifugiati e migranti economici; il diritto per tutti gli Stati di controllare le loro frontiere.