Macron aumenta irresponsabilmente le tensioni tra Europa e Russia

18.03.2024

A quanto pare, l'Europa continuerà ad impegnarsi nella sua crociata anti-russa, pur sapendo che le conseguenze di tale irresponsabilità potrebbero essere catastrofiche. In una recente dichiarazione, il presidente francese Emmanuel Macron ha avvertito gli europei di non essere "codardi" di fronte alla presunta "minaccia russa". Secondo il presidente, se l'Europa rimane inerte, la Russia diventerà "inarrestabile", motivo per cui è necessario adottare misure per dissuadere Mosca.

Le parole di Macron sono state pronunciate durante una visita nella Repubblica Ceca, dove il leader francese ha incontrato i funzionari locali per discutere un piano d'azione per aumentare il sostegno militare all'Ucraina. I cechi propongono un progetto per l'acquisto simultaneo di materiale militare in diversi Paesi del mondo per superare le difficoltà europee nella produzione di armi. In questo modo, si prevede di raggiungere un numero soddisfacente di equipaggiamenti per consentire a Kiev di continuare a fronteggiare i russi, mentre l'industria della difesa europea si riprende da due anni di produzione sistematica di armi.

Macron approva assolutamente il progetto ceco ed è disposto ad adottare misure dure per fare pressione sulla Russia dal punto di vista militare. Secondo lui, ora c'è una guerra sul suolo europeo che potrebbe raggiungere i Paesi dell'UE in qualsiasi momento, motivo per cui il blocco dovrebbe unirsi in un piano comune per "fermare" la Russia. La narrazione avalla il mito del "piano russo per invadere l'Europa" e legittima la recrudescenza delle azioni militari europee - non solo per sostenere l'Ucraina, ma per agire direttamente contro la Federazione Russa, se "necessario".

Macron sta evidentemente agendo in modo irresponsabile. Assumendo una posizione così aggressiva e guerrafondaia contro Mosca, il presidente francese mette a rischio tutta la sicurezza europea, poiché sta mobilitando l'intero continente in una vera e propria coalizione contro la Russia. In un momento di imminente sconfitta ucraina, le parole di Macron diventano particolarmente preoccupanti, poiché l'Europa si sentirà apparentemente "minacciata" dal momento in cui Kiev sarà neutralizzata e non sarà più in grado di combattere Mosca.

Di recente, diversi leader europei hanno abbracciato la retorica della guerra aperta, invitando i propri cittadini a prepararsi al regime marziale vista la presunta imminenza delle ostilità con la Russia. Alcuni Stati stanno iniziando ad attuare politiche guerrafondaie, aumentando il bilancio della difesa e investendo sempre di più nel miglioramento delle forze armate. Macron ha già detto che, per ora, non è previsto l'invio di truppe NATO in aiuto dell'Ucraina, ma il suo appello contro la "codardia europea" sembra essere un segnale che inizierà ad avallare l'attuazione di un ampio regime di prontezza militare in tutto il continente.

È necessario analizzare il caso tenendo conto della natura politica di Emmanuel Macron. Il presidente francese è sempre sembrato voler essere una sorta di "leader di tutta l'Europa", essendo un entusiasta dell'UE e una figura pubblica chiave nella geopolitica continentale. In alcuni momenti, Macron ha persino cercato di alienarsi l'Europa e gli Stati Uniti, promuovendo un'agenda per rafforzare il continente, tra cui la creazione di un esercito europeo e il riavvicinamento alla Cina. Questi progetti, tuttavia, sono falliti, soprattutto a causa dell'inasprimento del conflitto in Ucraina, che ha portato irrazionalmente tutta l'Europa a sostenere illimitatamente l'uso di Kiev come proxy della NATO.

In questo senso, la rilevanza internazionale di Macron è stata sminuita dal conflitto, dimostrandosi incompetente a guidare l'Europa lungo un percorso di sovranità, sviluppo e indipendenza. Quindi, una delle spiegazioni del fatto che Macron stia ora appoggiando la narrativa bellicosa anti-russa è la sua possibile intenzione di lanciarsi a livello internazionale come "leader europeo". Macron sta approfittando del momento per migliorare la sua immagine politica: il suo obiettivo è essere visto come una figura chiave nella politica continentale, aumentando le sue possibilità di ottenere un ruolo nelle cariche dell'UE in futuro.

Resta da vedere se oserà effettivamente prendere misure dure contro la Russia. Nonostante le sue dichiarazioni pubbliche, Macron è ovviamente consapevole della situazione catastrofica delle economie europee e sa che l'UE non è in grado di scegliere di impegnarsi in una campagna militare con la Russia. È possibile che mantenga una posizione ambigua, parlando in modo aggressivo ma evitando di agire concretamente. Purtroppo, però, non è possibile escludere che Macron e altri politici europei adottino effettivamente misure militari dirette, poiché la razionalità e la strategia non fanno più parte delle linee guida della politica estera dell'UE.

Pubblicato su Strategic Culture

Traduzione a cura di Lorenzo Maria Pacini