Nessun progresso sulla situazione in Libia dopo la riunione interministeriale tenutasi ieri a Parigi

Martedì, 4 Ottobre, 2016 - 21:00

Nessun progresso significativo sarebbe stato fatto sulla situazione in Libia nel corso della riunione ministeriale che si è svolta ieri a Parigi. E' questo il bilancio tracciato dai siti libici, riferito dall'AdnKronos, che parlano di contrasti e di un diffuso malcontento tra i partecipanti all'incontro.

Oltre al governo francese, organizzatore dell'evento, erano presenti a Parigi delegazioni provenienti da Egitto, Germania, Italia, Qatar, Arabia Saudita, Spagna, Turchia, Emirati, Regno Unito e Stati Uniti, insieme all'inviato dell'Onu, Martin Kobler, e all'Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Federica Mogherini. Assente invece la Lega Araba, che avrebbe protestato per il mancato invitato. Malcontento anche tra i libici, rappresentati alla riunione di Parigi dal ministro degli Esteri del governo di Tripoli, Taher Siala, mentre il capo del governo, Fayez al-Serraj, era in visita ufficiale in Algeria.

Secondo il sito 'Libya Prospect', Mogherini avrebbe espresso disappunto per il mancato invito del Consiglio presidenziale di Tripoli. Lo stesso sito scrive che l'Italia avrebbe contestato "lo schema dell'agenda" tracciato dal governo francese. Secondo il 'Libya Observer' la Francia avrebbe giustificato il mancato invito a Serraj con i tempi stretti in cui l'evento è stato organizzato, con il fatto che Serraj è stato a Parigi nei giorni scorsi e precisando che l'obiettivo dell'incontro era tentare di ottenere maggiore supporto esterno per il suo governo di consenso nazionale. Lo stesso sito segnala come anche l'Egitto fosse rappresentato a Parigi da una delegazione di basso livello, guidata dall'ambasciatore in Libia. La delegazione avrebbe rinnovato il suo invito a cancellare l'embargo internazionale di armi imposto alla Libia.

L'unico punto su cui i partecipanti si sarebbero detti d'accordo, secondo il 'Libya Observer', è la necessità di dare un ruolo al generale Khalifa Haftar nel futuro assetto istituzionale libico. Haftar, che guida le forze fedeli all'autorità di Tobruk, non riconosce invece il governo di Tripoli. A questo proposito, le autorità libiche hanno più volte denunciato una certa ambiguità da parte di Parigi, che sostiene il governo di Tripoli, ma appoggerebbe sul terreno il generale Haftar.

 

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