Lavrov a Tokyo, Russia e Giappone più vicine
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha iniziato la sua visita ufficiale a Tokyo. Le principali questioni all’ordine del giorno sono la normalizzazione dei rapporti tra i duesStati e le prospettive di firmare un trattato di pace. La rivista russa “Katehon” ha affrontato l’argomento in una dettagliata analisi. “Il problema principale – scrive – è la sovranità delle Isole Curili. In termini di geopolitica, il Giappone è il partner più ambito della Russia in Estremo Oriente. Nonostante la loro posizione insulare in termini di cultura e di valori, il Giappone è una potenza continentale classica. Il grande teorico tedesco della geopolitica, Karl Haushofer, nella prima metà del XX secolo, ha notato questo paradosso, e persino proposto l’idea di un blocco continentale lungo l’Asse “Berlino-Mosca-Tokyo”. Come la Cina, il Giappone ha gravi problemi economici, ma a differenza della Cina il potenziale di innovazione, in grado di contribuire allo sviluppo del Estremo Oriente russo, non è accompagnato da un punto di vista demografico ad alcun pericolo per le regioni russe di confine scarsamente popolate”.
I geopolitici di Mosca sostengono che in passato il Giappone ha espresso interesse a legami più stretti con la Russia. “La scelta di Tokyo di imporre le sanzioni alla Russia, a causa della forte pressione degli Stati Uniti, ha provocato una reazione negativa da parte delle imprese giapponesi che erano interessate a mantenere uno stretto rapporto con la Russia – sottolinea “Katehon”-. Il primo ministro Shinzo Abe ha più volte ufficiosamente espresso il desiderio di incontrare il presidente russo Putin, in contrasto con la posizione negativa in questo senso degli Stati Uniti. Il Giappone ha infatti bisogno della Russia non solo da un punto di vista economico, principalmente come corridoio di trasporto verso l’ Europa, alternativa alla “via della seta” cinese, ma anche come partner politico e militare. Attualmente Tokyo è imnpegnata impegnata ad aumentare lo stato delle sue forze armate. Nel contempo gli Usa sfruttano questa tendenza ad utilizzare il Giappone come contrappeso alla Cina nell’Oceano Pacifico, ma a lungo termine questa tendenza potrebbe rafforzare la sovranità e l’indipendenza del paese, causando di riflesso l’abbandono dell’orientamento unilaterale verso gli Stati Uniti”