Brexit: dopo la sentenza dell'Alta Corte l'opposizione laburista pone quattro condizioni
Intervistato dal tabloid popolare britannico "Sunday Mirror", Jeremy Corbyn, leader del Labour, il principale partito di opposizione del Regno Unito, ha detto che col voto alla Camera dei Comuni permetterà che l'esecutivo attivi la clausola di uscita dall'Unione Europea solo se saranno accolte alcune condizioni.
"Viviamo in una democrazia e il governo deve rispondere al parlamento", ha dichiarato dopo la sentenza dell'Alta Corte sul potere di invocazione dell'articolo 50 del Trattato di Lisbona.
Corbyn ha sottolineato di non voler bloccare o ritardare l'attivazione dell'iter di uscita dall'Ue, di accettare il risultato del referendum e di non chiedere un secondo voto referendario, ma ha aggiunto quali devono essere "le basi dei negoziati".
Le "linee di fondo" laburiste sono quattro: l'accesso al mercato unico, nessun indebolimento dei diritti dei lavoratori, la salvaguardia delle tutele per i consumatori e per l'ambiente, l'impegno a compensare gli investimenti persi a causa della Brexit.
Con lo spazio parlamentare aperto dal verdetto dei giudici, senza un compromesso col Labour e con altre forze, la premier, Theresa May, che ha una maggioranza di soli dodici seggi, potrebbe essere costretta alle elezioni anticipate. Corbyn ha detto di essere pronto, di avere i membri, l'organizzazione e l'entusiasmo necessari per la sfida. L'intervista è apparsa come un ultimatum al governo con la minaccia del voto anticipato, tanto che il numero due, Tom Watson, ha dovuto ribadire che il Labour non intende bloccare l'invocazione dell'articolo 50 quando il parlamento sarà chiamato a votare.