Il leader senza figli all'attacco della famiglia
Emmanuel Macron, il presidente francese appena eletto, non ha figli; Il cancelliere tedesco Angela Merkel non ha figli.
Il primo ministro britannico, Theresa May, non ha figli; il primo ministro italiano Paolo Gentiloni non ha figli; il primo ministro dell'Olanda, Mark Rutte, quello svedese Stefan Löfven , il lussemburghese Xavier Bettel, e il primo ministro della Scozia, Nicola Sturgeon - non hanno figli. E ancora: il presidente della Lettonia è Raimonds Vējonis: senza figli; il presidente della Lituania è Dalia Grybauskaitė: senza figli; il presidente della Romania è Klaus Werner Iohannis: senza pargoli pure lui. E, Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, non ha nè figli, nè famiglia. L'elenco (sicuramente incompleto) è stato stilato sulla rivista conservatrice americana "Breitbart", fondata dal "guru" di Donald Trump, Steve Bannon e la conclusione è semplice: in un momento storico in cui c'è chi dice che l'immigrato è una risorsa e il declino della famiglia pare inarrestabile nelle nostre società occidentali, siamo sicuri che chi non è genitore e governa molti stati dell'UE possa veramente capire il da farsi per evitare la catastrofe demografica autoctona dell'Europa?
"Questi politici - commenta Ted Malloch su Breitbart - concentrano tutte le loro attenzioni su un'unità sociale dominante e potente a cui pagano obbedienza e danno la loro attenzione completa e devota: lo Stato. A loro poco importa che tra i nativi europei il tasso di nascita sia attualmente compreso tra 0,2 e 1,1. Nel mondo occidentale la famiglia tradizionale continua a sgretolarsi e chiunque difenda la tradizione e le radici dei popoli europei, viene ridicolizzato e spesso insultato. Parlare a favore della difesa della famiglia tradizionale non conviene e porta pochi voti in Europa".
Come si è arrivato a questo punto? Secondo Malloch, "la famiglia ha perso la sua importanza sociale perché per lo stato la famiglia è ormai una minaccia. Come nucleo fondamentale di ogni società, la famiglia ha preceduto la nascita della forma statuale e in molti casi ne ha contrastato il potere. Ma negli ultimi cinquant'anni lo stato sociale ha fatto tutto il possibile per colpire il nucleo familiare. Dividendo le famiglie, promuovendo il divorzio, sostenendo l'aborto, sminuendo il ruolo del padre, lo stato è stata la causa attiva e primaria della distruzione della famiglia, che è diventata schiava dello stato".
La rivista americana sottolinea che lo scrittore inglese G.K. Chesterton ha osservato che la famiglia è stata per secoli una forma di controllo del potere statale e che l'indebolimento del nucleo familiare avrebbe sconfitto la libertà. Si aggiunga anche il contemporaneo attacco al sentimento religioso ed ecco come lo "Stato-Moloch" sia diventato il padrone assoluto delle nostre vite.
"Le famiglie sono state scientemente sradicate dalla nostra società - aggiunge Malloch - . Non poteva essere diversamente, perchè sono stati proprio i politici ad essere una delle cause di questo problema epocale. Aristotele insegnò che la famiglia rappresenta la natura nella sua manifestazione più chiara. Il grande filosofo greco scrisse che la famiglia è la cellula di base di tutta la società umana, l'associazione primaria degli esseri umani". Proprio l'Europa, culla della civiltà mondiale, oggi si trova nelle peggiori condizioni, mentre negli Stati Uniti si notano segnali di recupero. "L'America, pur colpita anche su questo versante, non è ancora completamente ceduta- si legge su Breitbart - Il suo tasso di natalità è ormai il più basso nella sua lunga storia con appena 59 nati ogni 1000 donne. Ma negli Stati Uniti aumentano le persone che dicono che l'America non deve copiare l'Europa". Forse anche per questo motivo, la ventata conservatrice portata da Donald Trump dà tanto fastidio all'establishment di chi non ha figli nè vuole difendere chi vorrebbe averne per non dover importare "risorse umane" lontanissime dalla nostra storia e dalla nostra identità millenaria.