Gli scontri in Armenia stanno diventando un "Maidan"

25.07.2016

In Armenia gli scontri armati tra i militanti del "Parlamento Costituente" ("Daredevils di Sasun"), l'opposizione radicale e le forze di sicurezza è continuano. La parte catturata è diventata un punto dell’organizzazione del confronto stradale contro le autorità sul tipo di ucraino "Maidan".

Il confronto è continua

I banditi continuano a rimanere sul territorio della parte occupata della polizia nel distretto di Erebuni. Il giorno prima loro hanno bruciato è la quarta macchina della polizia. Essi chiedono sempre la liberazione di Zhirayr Sefilyan e le dimissioni del governo. L'opposizione filo-americana, che sostiene gli estremisti, detiene un meeting nelle vicinanze. Una manifestazione a sostegno dei militanti ha avuto luogo il giorno prima.

Il rischio di nuovi attacchi

Sotto la stretta sorveglianza è stata presa la Torre televisiva di Yerevan, che indica che il governo ha paura di nuove azioni armate. La distruzione dei terroristi, molti dei quali hanno lo status di veterani di guerra in Karabakh, può provocare un aumento delle proteste, mentre che l’impunità dei terroristi dà la carta bianca per altri gruppi armati. Le autorità armene devono affrontare le scelte difficili.