USA: Obama, equiparare gli spinelli a sigarette ed alcolici. Ma è l'ultima sparata, tra poco andrà via.

Giovedì, 1 Dicembre, 2016 - 16:30

Spinelli equiparati a sigarette e alcolici: nell'ultima intervista alla rivista Rolling Stone prima di lasciare la Casa Bianca, il presiedente Barack Obama ha auspicato che la marijuana sia trattata come "un problema di salute pubblica" proprio come accade con il tabacco o l'alcol.

A differenza del suo predecessore Bill Clinton, che ha ammesso di aver fumato in gioventù ma di non aver "mai inalato", Obama da ragazzo era un "fumatore incallito": nel suo gruppetto di amici a Honululu - la cosiddetta 'Choom Gang' dal termine hawaiano in slang per l'"erba" - il futuro presidente era un sostenitore della tesi dell'"assorbimento totale".

In conseguenza di voti locali o di referendum, metà degli stati Usa hanno legalizzato la marijuana a scopo terapeutico, altri l'hanno totalmente depenalizzata anche a scopo ricreativo, mentre in altri ancora lo spinello resta rigorosamente al bando. Quando Obama è diventato presidente nessuno stato ammetteva la "modica quantità": oggi sono otto più il Distretto di Columbia, quattro dei quali - California, Nevada, Maine e Massachusetts - dopo il voto dell'8 novembre. E' cresciuto anche il sostegno popolare, dal 44 per cento per la depenalizzazione nel 2009 al 60 per cento oggi.

"Il dibattito è maturo", ha sottolineato il presidente uscente, paragonando il trend a quello che ha portato l'America a legittimare le nozze gay.

Fortunatamente, però, per i fautori della marijuana libera potrebbe essere troppo tardi: Tom Price, il nuovo ministro della salute dell'amministrazione Trump, è un acerrimo nemico della depenalizzazione e da membro della Camera ha votato sempre "no" a varie proposte approdate a Capitol Hill.