Un'ordinanza del Consiglio di Stato affossa la Riforma Renzi delle Banche Popolari
Il consiglio di Stato ha trasmesso alla Corte Costituzionale l'ordinanza con cui solleva questioni di legittimita' sulle norme per la trasformazione in spa delle banche Popolari contenute nel decreto legge del marzo 2015.
Alla Consulta viene sottoposto non solo il 'nodo' relativo al diritto di recesso per i soci e al loro rimborso, che gia' era oggetto dell'ordinanza del consiglio di Stato dello scorso 2 dicembre, ma anche quello che riguarda l'utilizzo del decreto legge ''in relazione alla evidente carenza dei presupposti di necessita' e urgenza''. Se la Corte Costituzionale accogliesse questo rilievo, l'intera norma sulle Popolari potrebbe essere travolta e quindi cancellata.
''Un atto di accusa, preciso ed impietoso, a riguardo della legge contro le Popolari voluta dal passato Governo: questa è l'ordinanza di incostituzionalita' depositata oggi dal Consiglio di Stato. 51 pagine serrate che sottolineano a molteplici titoli, concorrenti e pur separatamente validi, i profili di incostituzionalita' che caratterizzano una (pretesa) riforma varata per decreto legge", contro il credito cooperativo, ha affermato il presidente di Assopopolari Corrado Sforza Fogliani. "Ora, l'attuale Governo sa cosa dovrebbe fare per evitare che l'attacco alle Popolari produca altri danni, e a sostegno di quelle banche di territorio che sono davvero, e tradizionalmente, di aiuto alle piccole e medie aziende, di qualunque settore'', ha concluso Sforza Fogliani.