Siria: Mogherini, bene cessate il fuoco ma colloqui di pace sotto egida ONU

Venerdì, 30 Dicembre, 2016 - 20:30

L'annuncio di un accordo per il cessate-il-fuoco in Siria alla vigilia dell'anno nuovo è "benvenuto", ma "quello che conta più di tutto è che sia attuato pienamente e da tutte le parti in conflitto". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini, sottolineando che se l'intesa tiene "può aprire la strada a nuove discussioni intra-siriane sotto gli auspici Onu".

Sarebbe quindi "accolta con favore qualsiasi tappa intermedia facilitata da altri attori internazionali come l'annunciato incontro ad Astana" ma solo "se", ha tenuto a precisare Mogherini che ha parlato oggi con il ministro turco degli esteri Mevlut Cavusoglu e l'inviato speciale Onu Staffan De Mistura, "pienamente inclusivo e finalizzato a preparare una fruttuosa e significativa ripresa dei negoziati intra-siriani a Ginevra".

Intanto si terranno a Bruxelles, ha annunciato l'Alto rappresentante, "un round di discussioni bilaterali per trovare un terreno comune" sul dopoguerra in Siria "a metà gennaio", e "in primavera" una conferenza dei donatori sulla Siria dopo quella di Londra.

L'Ue, infatti, "è e continuerà a essere il principale donatore di aiuti umanitari in Siria e nei Paesi vicini con oltre 9 miliardi di euro impegnati sin dall'inizio della crisi", ha tenuto a ricordare Mogherini. Però, ha avvertito, il ruolo e lo scopo dell'Europa "non è solo umanitario", ma soprattutto di "contribuire, in coordinamento con gli altri, a una pace negoziata per una Siria unita e democratica", e di "aiutare il popolo siriano a ricostruire il suo Paese una volta che ci saranno le condizioni politiche". Questo, infatti, ha sottolineato l'Alto rappresentante Ue, è anche "l'unico modo per arrivare a una sconfitta decisiva dell'Isis in Siria"