GERMANIA: La maggior parte degli schieramenti politici è contraria alla reintroduzione della leva obbligatoria
“In Germania una reintroduzione della leva obbligatoria attualmente non è oggetto di discussione”. Lo ha detto il portavoce della politica di difesa dell'Unione, Henning Otte, in un'intervista rilasciata alla "Frankfurter Allgemeine Zeitung", parlando della reintroduzione di una forma di leva obbligatoria in Svezia. L’esercito tedesco di volontari svolge un lavoro egregio, ha detto Otte. Dello stesso parere il Presidente della Commissione Difesa dell’Spd, Rainer Arnold, che ha sottolineato come la Nato conti già oltre un milione e mezzo di soldati. La portavoce della Difesa dei Verdi, Agnieszka Brugger, da parte sua, considera la reintroduzione della coscrizione "una forma di protezione non corretta". In Svezia, invece, è stato stabilito che dal primo gennaio 2018 sarà reintrodotta la leva obbligatoria, sospesa nel 2010 dopo essere rimasta in vigore per 109 anni. In Germania la coscrizione è stata sospesa nella primavera del 2011 dal Bundestag attraverso un emendamento della legge sul servizio militare obbligatorio. Tuttavia le forze armate tedesche attraversano un periodo di crisi a causa del brusco calo degli arruolamenti volontari, tanto che difficilmente si arriverà alle 170 mila unità entro la fine dell’anno: i posti vacanti sono ancora 2.500; c’è carenza di marinai, medici e tecnici informatici. Alternativa per la Germania (AfD) chiede a gran voce la reintroduzione della leva obbligatoria. Da altri gruppi parlamentari ci sono invece proposte per un’uguale distribuzione delle mansioni fra soldati e soldatesse