Trump, Russia e Novorussia

30.01.2017

Non dobbiamo illuderci e pensare che il nuovo presidente americano Trump sarà un vero amico della Russia. Lavorerà a "fare grande l'America di nuovo” e questo contraddice eventuali desideri di un sostanziale miglioramento delle relazioni con la Russia. Basta guardare alle scelte di Trump in fatto di ministri e consiglieri e a quello che stanno dicendo, fino ad ora, per quanto riguarda la Russia.

No, l'unico modo per la Russia di ottenere qualcosa dal nuovo presidente degli Stati Uniti è quello di essere ferma e dimostrare che sarà troppo costoso per chiunque provare a minacciare gli interessi vitali russi per la sicurezza: Siria, Serbia, Bielorussia, Kazakistan e soprattutto nella ex Ucraina, almeno in Novorussia e Malorussia.

E’ molto probabile che gli Stati Uniti cercheranno di far scegliere alla Russia tra dei migliori rapporti con l'Occidente o dei più stretti legami con la Cina.

L'alleanza tra Russia e Cina è un partenariato strategico. Essa si fonda su interessi di sicurezza comuni e un nemico comune. Gli Stati Uniti sotto Trump cercheranno probabilmente di rompere questa partnership offrendo alla Russia la revocare delle sanzioni e forse anche di accettare la riunificazione della Crimea.

Ma questa non è una "grande offerta di buona volontà" da parte di Trump (se mai verrà), sia perché la Russia ha già la Crimea, senza la necessità di alcuna "approvazione" americana, sia perché le sanzioni sono state effettivamente un vantaggio per la Russia, costringendola a sviluppare delle risorse nazionali / alternative e a diventare più indipendenti dall’Occidente.

Naturalmente, diventerebbe più interessante per la Russia se Trump si offrisse di accettare l’ex Ucraina nell'ambito della sfera di influenza russa, ma molto probabilmente non lo farà (almeno non senza un certo "prezzo" in cambio).

Trump probabilmente “attaccherà” la Cina per motivi economici e con mezzi economico-politici, così ha bisogno che la Russia sia almeno neutrale quando ciò accadrà. Per riportare i posti di lavoro di nuovo indietro negli Stati Uniti, Trump ha a che fare con il "problema cinese" in un modo o nell'altro e questo apre un’opportunità per la Russia - un'opportunità che deve essere sfruttata, ma non fino al punto di tradire la partnership strategica con Cina.

Così la Russia deve ottenere il massimo da Trump senza dare alcun supporto reale ad una mossa americana contro il suo partner strategico. Allo stesso tempo, dobbiamo ricordare che il sostegno cinese alla Russia, anche se importante, è stato notevolmente inferiore a quello che avrebbe potuto essere. I cinesi hanno sempre guardato ai propri interessi dal momento che questo è naturale e la Russia deve fare lo stesso.

Naturalmente, la politica e le relazioni internazionali dovrebbero essere costruite su mutua fiducia, rispetto e comprensione, ma non è così e non è mai stato così. Sono costruiti sulla forza, l'inganno e le minacce - questa è la nostra realtà.

La lite USA / Cina è economica in primo luogo e geopolitica / militare in secondo. Questo è dove si colloca la possibilità russa: il primo punto non incide sulla Russia o le relazioni tra Russia e Cina, quindi è là che la Russia può essere "neutrale" senza "abbandonare" la Cina.

La Cina avrà bisogno di risorse energetiche russe anche se alcuni impighi ritorneranno dalla Cina agli Stati Uniti (e gli Stati Uniti non possono neanche riprendersi molti posti di lavoro perché le aziende americane non vogliono pagare i salari più elevati richiesti a casa).

Il secondo punto (geopolitico) è più importante per Russia e Cina: le relazioni USA-Taiwan e il Mar Cinese Meridionale sono di vitale importanza per la Cina, ma non per Trump, così che la Russia potrebbe appoggiare la Cina (in cambio del sostegno cinese per quanto riguarda Novorussia e Malorussiaa), senza stravolgere troppo Trump.

Taiwan è una questione che ha un grande valore simbolico per la Cina ed è molto sensibile per i cinesi - proprio come la Novorussia dovrebbe esserlo per la Russia. Per la Russia, però, Taiwan non ha alcuna importanza. Per gli Stati Uniti, Taiwan ha verosimilmente un'importanza che è puramente simbolica e come strumento per fare pressione sulla Cina. Lo stesso vale per il Mar Cinese Meridionale.

La Russia, in quanto ultima grande potenza coinvolta direttamente in questa regione, può effettivamente agirvi da mediatore. In questo modo, la Russia può ottenere dove è veramente importante il sostegno cinese e le concessioni americane - in Novorussia e Malorussia, senza tradire la Cina e senza "scoraggiare" gli Stati Uniti dal loro nuovo "atteggiamento" nei suoi confronti. Ciò richiederà una buona politica "di misure bilanciate", che credo che il Presidente Putin sia in grado di fornire.