L'anniversario dell'Operazione Mersad: incubo dei terroristi del MEK

26.07.2020
Il 28 luglio sarà l'anniversario dell'Operazione Mersad, l'operazione militare iraniana che provocò un duro colpo all'organizzazione terroristica Mojahiden-e-Khalq e cementò la vittoria dell'Iran nella guerra contro gli eserciti invasori di Saddam Hussein.
 
Dopo che l'Iran accettò i termini della risoluzione 598 dell'ONU [1], Saddam Hussein confessò in una riunione a porte chiuse di voler pienamente rinegoziare i termini del cessate il fuoco. Per colpire l'Iran quando meno se lo aspettava.
 
Wafiq al-Samarraee, allora capo dello spionaggio dell'esercito iracheno e direttore dell'intelligence militare sull'Iran, ha osservato: “Il presidente Saddam, in una riunione segreta speciale presso il Ministero della Difesa, ci disse: ‘se riusciremo a rovesciare il governo iraniano, Il Kuwait si unirà all'Iraq, quindi esiste un'opportunità storica per un massiccio attacco per rovesciare il regime iraniano e cambiarlo con un nuovo governo che eleggeremo noi [2]’."
 
Secondo il funzionario dell'intelligence irachena, la cosiddetta organizzazione terroristica Mojahiden-e-Khalq (MEK) assicurò a Saddam che, se i suoi membri fossero arrivati al governo, l'Iran sarebbe stato per sempre amico dell'Iraq e quindi avrebbe sostenuto le sue politiche.
 
Il MEK era così deciso a impadronirsi del potere che la sua leadership organizzò volentieri una guerra contro il proprio Paese, mettendo in pericolo milioni di innocenti. La cosa più sorprendente rimane il divorzio del gruppo dalla realtà poiché i suoi leader continuano, ancora oggi, a credere di avere una qualche forma di legittimità popolare.
 
Il capitano Sattar Sa’ad, del 3° Corpo d'armata dell'esercito iracheno, era presente durante l'operazione, soprannominata Operazione Forough Javidan. Nel suo diario scrisse: “Massoud Rajavi [il leader del MEK] ha ripetutamente affermato che le persone nelle aree dove avremmo operato ci avrebbero sostenuto. Ma Rajavi e i suoi uomini ci avevano ingannato. Mi resi presto conto che tutti gli iraniani che avevamo incontrato odiavano Massoud Rajavi e sua moglie. Ho visto con i miei occhi come hanno fatto a pezzi le foto di Massoud Rajavi e sua moglie e con quanta forza abbiano resistito [3].”
 
Anche il capitano commentò i crimini e la depravazione morale che i militanti del MEK commisero con entusiasmo. Citò, ad esempio, il modo in cui le militanti del gruppo concessero favori sessuali per dimostrare la loro lealtà nei confronti dell'Iraq e dei suoi militari. Ha anche descritto la crudeltà dei militanti del MEK di fronte ai civili iraniani, come strapparono la carne delle donne e uccisero gli innocenti.
 

Operazione Mersad: il contrattacco delle forze militari iraniane

 
Dopo che l'Iran accettò la risoluzione 598 delle Nazioni Unite e dichiarò un cessate il fuoco con l'Iraq, Saddam usò il gruppo terroristico MEK che era accampato in Iraq per ottenere la maggior parte possibile di territorio iraniano.
 
Il MEK contava su disordini civili contro il regime e sul sostegno pubblico alla propria causa. Un esercito di circa 15.000 forze anti-iraniane equipaggiate con armi e logistica fornite dall'Iraq e da altri nemici dell'Iran iniziò la sua invasione da ovest.
 
Ciò dimostrò di nuovo che il MEK e i suoi alleati europei non avevano idea della psicologia iraniana, poiché gli iraniani passarono rapidamente ai posti di combattimento e iniziarono l'Operazione Mersad il 28 luglio 1988, usando il grido di battaglia “Ya Ali!”
 
Felice del suo successo iniziale, l'esercito anti-iraniano si mosse verso Kerman Shah, con il sogno di catturare Teheran. Non furono consapevoli che questa era una mossa tattica per portarli tutti in una trappola. 34 km a ovest di Bakhtaran, una pioggia di fuoco scese sul nemico, distruggendo la maggior parte dei suoi veicoli corazzati, inclusi 120 carri armati. In questa operazione, 4.800 mercenari nemici furono uccisi, mentre altri fuggirono verso l'Iraq.
 
L'operazione irachena e del MEK Forough Javidan diventò un fiasco per il MEK. Dopo l'operazione, Massoud Rajavi negò senza vergogna ogni responsabilità, preferendo invece incolpare la “mancanza di impegno” dei suoi membri.
 
L'Operazione Mersad è stata una straordinaria vittoria, che ha mostrato la rapida capacità di contrattacco delle forze militari iraniane ed è uno dei migliori esempi di tattiche militari in tutto il mondo.
 
Fonti:
[1] La risoluzione 598 del Consiglio di sicurezza è una delle risoluzioni emesse il 29 luglio 1988 per porre fine alla guerra Iran-Iraq.
[2] Citato dal libro di memorie del Capitano Sattar al-Sa’ad, responsabile dello sviluppo delle attività operative nel Terzo Corpo iracheno: “Memoire of Captain Sattar al-Sa’ad”
[3] ibidem