Grande Ayatollah Sceicco Isa Qassim: il movimento continuerà finché non avremo raggiunto i nostri obiettivi e la classe dirigente non presterà attenzione ad esso

24.02.2021

L'ayatollah Sceicco Isa Qassim, leader del Movimento islamico del Bahrain, così ha detto ieri sera [13 febbraio 2021] alla cerimonia per il decimo anniversario del movimento popolare del Bahrein contro il regime dittatoriale, che si è tenuto in maniera virtuale. All'ombra della Primavera araba, un movimento popolare per il cambiamento o un movimento pacifico è stata lanciato in Bahrain, con l'obiettivo di un cambiamento riformista e serio.

Lo Sceicco a aggiunto: “È diritto di ogni popolo sollevarsi per riconquistare i propri diritti e la propria dignità”. Ma l'apparato dominante ha parso la ragione e nella sua folle reazione ha violato tutte le regole della religione, della coscienza e del diritto internazionale e ha versato il sangue degli innocenti e spezzato tutte le santità e nessuna delle cose sacre è più stata al sicuro da esso.

Il leader del movimento Bahreini Shia ha dichiarato: “Il regime del Bahrein voleva determinare il destino della Nazione a suo piacimento e nessuna voce di protesta o opposizione si è levata e nessuno l'ha ascoltata. Ma né gli scontri brutali ed eccessivi, né le forze di combattimento interne ed esterne, né l'esercito coloniale e le forze di sicurezza, né i metodi disumani, compresa la tortura, né l'atmosfera di terrore, potrebbero mettere a tacere la voce della Nazione e calmare la sua protesta”.

L'ayatollah Sceicco Isa Qassim ha detto: “La Nazione continua ad insistere sui suoi principi e continua il suo movimento pacifico”. Non importa quanto tempo impiega questo movimento, non importa quanto costa e non importa quali circostanze si presentino, questo movimento continuerà e questa Nazione continuerà il suo movimento per tirarsi fuori dai guai.

Ha dichiarato anche: “La distruzione, il caos e la sostituzione di un oppressore con un altro oppressore e uno oppresso con un altro oppresso non sono stati e non saranno il motivo di questo movimento. Piuttosto, lo scopo di questo movimento di riforma è correggere radicalmente e seriamente la situazione attuale, ripristinare il rapporto tra la Nazione e l'apparato di governo e porre fine all'idea che il sistema di sovranità assoluta abbia un diritto illimitato di comandar e proibire e che la posizione della Nazione è il posto dei servi che devono sempre ascoltare ed obbedire e che sarà condannata se vuole interferire in questioni legate al proprio destino e che coinvolgono la sua vita ed umanità”.

Lo sceicco Isa Qassim ha dichiarato: “Chiunque voglia governare il popolo deve avere il permesso di Dio. Il movimento del Bahrein è impegnato per un governo giusto, libero da rovesci, allontanamenti e forzature [esterne] che non hanno alcuna accettazione razionale o religiosa. Cerchiamo una patria libera e pulita che non sia una fabbrica di corruzione, corruttori e trasgressori e un Paese che non sia un pascolo per l'immoralità e la cospirazione cinese contro la Nazione”.

Non vogliamo un Paese la cui popolazione sia divisa in due gruppi, padroni e schiavi, o gruppi arabi e non arabi, sciiti e non sciiti. Vogliamo che il Bahrein sia teatro di una fratellanza con una forte fede patriottica che dia ai suoi abitanti sicurezza, potere, dignità e prosperità, forza e progresso comune e dignitoso.

Sceicco Isa Qassim: Rispettiamo i principi di 10 anni fa

Lo sceicco ha dichiarato: “I sostenitori di questo movimento hanno mantenuto i principi su cui hanno insistito per dieci anni. I manifestanti sono determinati a restare in questo stato finché questo obiettivo non sarà raggiunto. Non importa quanto tempo ci vuole e non importa quanto sia difficile, noi lo sosteniamo. La determinazione dei manifestanti non è solo per uno, due o tre decenni, ma la posizione di tutti i manifestanti è quella di resistere fino alla vittoria. Questo è ciò che è stato proclamato nello slogan comune di quest'anno.

Inoltre: “Durante questi anni, il governo ha utilizzato metodi di pressione, tra cui la reclusione e la tortura, così come la soppressione della libertà religiosa, del potersi esprimere e la privazione della cittadinanza”. Le persone sono in prigione o sotto tremende pressioni al di fuori della prigione. Tutti i manifestanti e il partito al governo insistono sulla loro posizione.

Il leader del movimento sciita in Bahrein ha continuato: “Da un lato, non è emersa nessuna nuova questione nelle richieste della Nazione e la Nazione non si è tirata indietro dalle sue richieste”. Finora il governo non ha mostrato alcuna conformità. Quest'anno il regime ha superato ogni limite, cioè non solo ha violato i diritti e la dignità della Nazione, ma è anche scaduto dall'unità e dalla convenienza del suo presente e futuro e ha commesso i suoi atti criminali.

Riferendosi al tradimento della normalizzazione delle relazioni con il nemico sionista, lo sceicco ha detto: “Normalizzare le relazioni con il nemico sionista e rafforzare Israele e il trattato, significa fare un patto con il nemico della Nazione e contro la Nazione”. Ciò ha ampliato il divario tra il sistema da un lato e la Nazione e la Ummah dall'altro.

I principi del movimento islamico del Bahrein

Lo sceicco ha dichiarato: “Questo movimento è stato creato per l'unità della madrepatria e non per distruggere il diritto alla vita degli altri”. Questo movimento è per la protezione di tutti i diritti che Dio Onnipotente ha riconosciuto come validi per gli esseri umani e li ha dati alla Sua creazione, che è in accordo con la Sua dignità e alta responsabilità. Questo movimento non considera il terrorismo una riforma, non considera il terrorismo ammissibile e non vuole far precipitare la società in un vortice di violenza. Questo movimento non viola i diritti e non viola la santità.

L'ayatollah Sheikh Isa Qassim ha anche detto: “La dignità umana non è dimenticata in questo movimento e non viene coinvolta in un accordo di cui la religione non è soddisfatta”. Questo è il percorso che tutti i manifestanti, compresi i leader e le masse, devono mantenere in tutte le correnti del movimento e nei suoi colpi di scena. Finché non raggiungiamo gli obiettivi e la classe dirigente non vi presta attenzione, il movimento continuerà e sarà vietato dimenticarlo.

La fine del movimento sarà quando questo movimento ottiene la vittoria e la vittoria del movimento è con le riforme e nient'altro. Il giorno in cui è stato lanciato questo movimento di riforma, si sapeva che la strada da percorrere era lunga e le difficoltà di questo percorso molte e si sono dovuti offrire sacrifici duri e dolorosi perché si sapeva che l'altra parte era l'oppressore. Perché se il movimento si fermasse di fronte a queste sofferenze, entrarvi sarebbe stato sciocco fin dall'inizio, perché queste sofferenze sono la tassa naturale di questo percorso.

Il leader del movimento sciita del Bahrein ha poi dichiarato ancora: “Oggi i manifestanti hanno la stessa determinazione iniziale e i loro sforzi aumentano di giorno in giorno”. La vera riforma è una riforma che va nella giusta direzione e sostituisce l'unità. Vogliamo una riforma che ripristini davvero la posizione della Nazione tra il governo e la Nazione.

Contrariamente a quanto pensano i regimi dittatoriali, la nostra Nazione ha la prima e l'ultima parola su questioni che riguardano il suo destino e queste questioni dipendono dalla soddisfazione della Nazione. La riforma auspicata è una riforma che in questa situazione politica non provoca la diffusione dell'odio tra le religioni e non consente alla politica delle religioni di calpestare nessuno dei gruppi popolari.

L'ayatollah Sceicco Isa Qassim ha ricordato: si deve accettare l'autorità della Nazione in questa materia secondo la costituzione e in tutti i pilastri del governo e delle sue istituzioni. Dobbiamo anche beneficiare di una costituzione risultante da una rivoluzione libera e affidabile, eliminare le nostre carenze e arretratezze, migliorare le condizioni della Nazione e migliorare le infrastrutture e le relazioni che sono in cattivo stato in questo Paese.

Ha poi detto: “La costituzione dovrebbe essere basata sugli interessi e sulla volontà del popolo e anche le tre forze [armate] dovrebbero svolgere i loro doveri verso la Nazione”. Ogni riforma non è inferiore al livello di riforma per cui è stato creato il movimento e a tutto il sangue e il dolore di ragazze e ragazzi della patria in prigione e in esilio, dei bambini orfani, delle, della privazione dell'istruzione, della povertà e del terrore. Sono [tutte] cose accadute attraverso una politica che non si è astenuta dall'interazione con la Nazione durante questo movimento.

Lo sceicco Isa Qassim ha ricordato: “Dopo aver parlato del movimento del Bahrein, dobbiamo affrontare altri due assi molto importanti che vanno avanti da molto tempo, in questa regione ma anche in tutto il mondo arabo e il mondo islamico perché sono molto importante”. Il primo è il programma nucleare iraniano, violato dalla stupida politica di Trump che ha continuato a imporre dure sanzioni all'Iran. Sanzioni che possono naturalmente mettere in ginocchio un Paese. Tuttavia, queste sanzioni sono fallite con i loro effetti devastanti e dolorosi per la fede e la resilienza della Nazione dell'Iran.

Certo, è possibile che gli Stati Uniti ritornino su questo trattato all'ombra della politica del presidente Biden, dopo Trump e questo problema minaccia l'egoismo degli Stati Uniti e dei suoi alleati malvagi”.

L'ayatollah Sceicco Isa Qassim ha aggiunto: “Il secondo caso è il caso della guerra in corso contro l'eroica, paziente e devota Nazione dello Yemen”. La Nazione yemenita è rimasta ferma sul suo cammino. La novità di questo fenomeno è che questa guerra brutale e inutile dovrebbe finire. Una guerra i cui istigatori e sostenitori hanno capito la sua futilità. Sanno che questa guerra non è altro che distruzione e uccisioni su entrambi i lati del conflitto.

Infine: “Se gli Stati Uniti tornassero all'accordo sul nucleare e rimuovessero le sanzioni e la guerra yemenita fosse completamente finita, i confini fossero tranquilli e una pace profonda prendesse il posto della guerra e il popolo yemenita venisse risarcito e le sue infrastruttura ripagate per essere completate, questa vittoria sarebbe la vittoria del mondo arabo e della Nazione islamica. Questa è un'opportunità per avanzare e compensare l'arretratezza causata da guerre e devastazioni”.

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Articolo originale di Pooya Mirzaei:

https://pejournal.online/sheikh-isa-qassim-the-movement-will-continue/

Traduzione di Costantino Ceoldo