Scandalo a Istanbul: la Basilica di Santa Sofia vogliano trasformare in una moschea

07.06.2016

Il 6 giugno nella chiesa di Santa Sofia, convertita in moschea nel 1453, e dal 1935 funziona come un museo, si è tenuta la cerimonia musulmana. La televisione di Stato turco TRT ha condotto una trasmissione in diretta.

L’agonia del neo-ottomanismo?

Abbiamo già avuto un simile precedente. Il 10 aprile nel 2015 nel tempio è stato letto Corano. Le sure avevano cantato l'imam della moschea, Ahmet Hamdi Aksek, i durante la preghiera del venerdì. Poi, l'evento è stato frequentato da ospiti illustri, in particolare, il capo dell'Agenzia per gli affari religiosi della Turchia, Mehmet Gormeza.

Va notato che i processi per il ritorno dal rango museo alla moschea in corso dal 2002 con il sostegno del “Partito della Giustizia e dello Sviluppo” di governo. Tuttavia, dopo aver lasciato la carica di capo del partito, Ahmet Davutoglu, e la sua sostituzione con un più laico Binali Yildirim, che è stato nominato il primo ministro, il corso filo-islamico ha cominciato a cambiare a un più moderato. Dal momento che nel partito ci sono ancora molti sostenitori dell’islamizzazione, la condotta del rito musulmano in Santa Sofia dovrebbe essere vista come un tentativo di vendetta dell'ala islamica.

Il silenzio del Patriarcato di Costantinopoli

Il Patriarcato di Costantinopoli aggirato questo evento, come se fosse non successo nulla. Allo stesso tempo, su è tenuto il Sinodo dell’organizzazione, dove sono stati respinti gli suggerimenti di altre Chiese ortodosse per modificare l'ordine del giorno è previsto di tenere un Consiglio pan-ortodosso. Il Patriarca Bartolomeo praticamente ha lanciato un ultimatum per la necessità di avere loro periodo congressuale designato. Questa posizione sembra piuttosto strana, dal momento che il Patriarcato di Costantinopoli, in primo luogo è stato quello di esprimere un giudizio sulla vita musulmana nella chiesa di Santa Sofia. Tuttavia, la prima protesta fatta dalla Chiesa ortodossa greca e il governo.

I fanarioti e la geopolitica

Le azioni del Patriarcato di Costantinopoli nella logica storica della politica precedente, la grande borghesia di etnia greca dell'Impero Ottomano, faceva parte della classe dirigente. I fanarioti hanno portato la politica della collaborazione nei Balcani essendo formalmente i ortodossi, ma comperavano la volontà politica del governo turco.

I fanarioti correnti, infatti, fungono da conduttori degli interessi occidentali, tra cui conducendo linea ecumenica nell'ortodossia.