RETE DISARMO: PERCHE' TANTO RISERBO SULLA VISITA DEL MINISTRO DELLA DIFESA PINOTTI IN ARABIA SAUDITA?
Perchè tanto riserbo sulla visita che il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha effettuato nei giorni scorsi in Arabia Saudita? La domanda se l'è posta la Rete Italiana per il Disarmo, che in una nota ha parlato di contratti "navali" tra i governi italiano e saudita.
Il ministro, ha spiegato la Rete, secondo i media sauditi è stato ricevuto dal Re saudita Salman e successivamente dal vice principe ereditario e ministro della Difesa, Muhammad Bin Salman. Secondo gli stessi media, nei colloqui con quest'ultimo sono state discusse "le modalità per migliorare le relazioni bilaterali, soprattutto nel settore della Difesa". "Al centro di questi colloqui - ha proseguito la Rete - secondo quanto riporta il sito Tactical Report, vi sarebbero stati 'contratti navali' che, trattandosi di ministri della Difesa, è da ritenere siano di tipo militare. Si comprende così chiaramente la ragione della presenza nella delegazione italiana del Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti, il Generale di Squadra Aerea Carlo Magrassi".
"L'evidente riserbo, con poche notizie diffuse, del Ministero della Difesa su questa visita e sull'oggetto specifico dei contratti navali è motivo di forte preoccupazione - ha commentato Francesco Vignarca, coordinatore della Rete - soprattutto in considerazione delle attività militari e dei bombardamenti sauditi in Yemen. Da marzo dell'anno scorso, infatti, l'Arabia Saudita si è posta a capo di una coalizione militare che, senza alcuna legittimazione da parte dell'Onu, è intervenuta nel conflitto in Yemen con pesanti bombardamenti anche sulle zone civili, tra cui alcune strutture sanitarie di Medici senza Frontiere. Secondo le Nazioni Unite più del 60% delle vittime tra i civili yemeniti, che ammontano a oltre 3.800, sarebbero stati causati dai raid indiscriminati della coalizione saudita".
La rete Disarmo ha chiesto pertanto che il Parlamento italiano si adoperi urgentemente per ottenere spiegazioni dal ministro Pinotti riguardo a questa visita in Arabia Saudita e sugli eventuali contratti per mezzi militari, "in particolare con i Paesi accusati di crimini di guerra e che violano pesantemente i diritti umani".