SPAGNA: IN CATALOGNA PROVE TECNICHE DI SECESSIONE

Lunedì, 12 Settembre, 2016 - 13:30

L'indipendentismo catalano continua a dimostrare di godere di uno straordinario sostegno popolare. L’occasione per cimentarsi in una nuova prova di forza si è avuta ieri, con le celebrazioni della Giornata nazionale della Catalogna (Diada). Gli indipendentisti hanno invaso in modo massiccio le strade di Barcellona, Tarragona, Lleida, Berga e Salt (Girona). Per il quinto anno consecutivo, la convocazione della Assemblea nazionale (Anc) ha offerto una forte immagine di partecipazione da parte della popolazione, sebbene i numeri siano stati notevolmente inferiori rispetto a quelli del 2015. Se nel 2015 la polizia parlava di 1,4 milioni di partecipanti, la Giornata nazionale celebrata ieri ne ha riunite circa 875 mila, secondo i dati forniti dalle città interessate e dalla Generalitat. Il piano secessionista del governo catalano, tuttavia, va avanti e si rafforza, come ha fatto intendere il presidente della Generalitat Carles Puigdemont, il quale ha spiegato che in un anno spera di portare a termine i lavori e convocare nuove elezioni in una Catalogna indipendente. Per questo motivo, Puigdemont ha riferito che chiederà nuovamente allo Stato un referendum concordato, come ha fatto il Regno Unito con la Scozia nel 2014. La richiesta potrebbe arrivare in occasione dell'intervento del governatore prima del voto di fiducia al quale si sottoporrà il 28 settembre prossimo davanti al parlamento regionale. Il capo della Generalitat ha precisato che in ogni caso il suo Esecutivo manterrà invariato il suo programma, che prevede la conclusione dei lavori per la cosiddetta "disconnessione" da Madrid in tempo per convocare le elezioni alla fine di luglio 2017. E al termine della manifestazione a Salt, cui ha preso parte personalmente, Puigdemont ha sottolineato che se non ci saranno proposte da parte del governo centrale “la Generalitat esplorerà altre soluzioni”.