L’Israele e la Turchia firmano oggi un accordo di riconciliazione

27.06.2016

Sessant'anni di conflitto diplomatico è in fase di completamento.

La storia della crisi delle relazioni

Nel maggio del 2010, le forze speciali israeliane hanno ucciso i cittadini turchi che hanno seguito nella Striscia di Gaza sulla nave "Marmara Masi". Questo ha portato ad un netto deterioramento delle relazioni politiche tra i due paesi.

L'interesse di entrambe le parti

Israele trasferirà ad un fondo speciale 20 milioni di dollari per compensare le famiglie delle vittime. La Turchia, dal canto suo, ha riconosciuto che quando si invia gli aiuti umanitari, tutte le navi devono prima andare al porto israeliano di Ashdod. Questo significa il riconoscimento formale della sovranità israeliana sulla Gaza. La Turchia inoltre aiuterà ad Israele nei negoziati con le organizzazioni palestinesi, principalmente Hamas.

Gli ambasciatori verranno inviati e tutte le restrizioni imposte vengono rimossi.

Le condizioni attuali

E' importante notare che la normalizzazione dei rapporti avviene dopo la nomina del nuovo Primo Ministro, Binali Yildirim. In precedenza, durante la gestione di Davutoglu, che era incline a radicalismo islamico, i tentativi di riconciliazione sono stati inutili.

La Turchia e l’Israele si trovano ad affrontare le sfide nuove, che si formano nella regione del Medio Oriente. Il patrono principale di entrambi gli stati è Washington, che non soddisfa più le loro esigenze, e non può offrire le forme adeguate della cooperazione. Pertanto, tale accordo era imminente.