Scudo Usa in Polonia e Romania, Putin: costretti a reagire
Oggi la prima pietra di sistema antimissile a Redzikowo
Ieri l'inaugurazione del primo pezzo di scudo antimissile Usa in in Romania, oggi la prima pietra di una seconda struttura in Polonia: il sistema di difesa americano (e sotto l'egida Nato) prende forma in Europa dell'Est e la Russia promette di reagire. Lo ha fatto Vladimir Putin, annunciando misure per "porre fine alla minacce" rappresentate dalla struttura missilistica americana nell'Est europeo, a conferma dell'intenzione del leader del Cremlino di rilanciare. I rumours mediatici danno per probabile il dislocamento di batterie missilistiche Iskander-M nell'enclave russa di Kalinigrad, incuneata tra la Polonia e la Lituania: questi hanno una gittata sino a 500 chilometri e Varsavia è situata 280 chilometri più a Sud. La stessa base di Redzikowo da Kalinigrad dista solo 250 chilometri. Un vero scenario da guerra fredda.
"Anche se siamo entrati nella Nato anni fa, ora vediamo come la Nato stia entrando davvero in Polonia", si è compiaciuto il presidente polacco Andrzej Duda, prima della cerimonia di posa della prima pietra del nuovo impianto nella base aerea di Redzikowo, nel Nord del Paese. Come già a Deveselu, qui sarà dislocato un sistema di intercettori nell'ambito del più ampio progetto di scudo europeo sotto egida nato, previsto in piena operatività nel 2018.
Gli Usa e la Nato insistono che l'obiettivo è contrastare le minacce balistiche di corto-medio raggio (dai 300 ai 3.500 chilometri di gittata) dai cosiddetti "Paesi canaglia" come l'Iran, mentre la Russia è convinta di essere obiettivo prioritario del progetto. E oggi Putin è tornato a fare notare che le ragioni ufficiali non reggono più, dopo l'accordo con Teheran sul suo programma nucleare.
Obiettivo diretto o meno, la Russia si sente minacciata in termini di sicurezza, perchè le nuove strutture antimissile modificano l'equilibrio della deterrenza nucleare, riassunta ai tempi della guerra fredda nel concetto di Mutual Assured Destruction (Mutua distruzione assicurata, Mad): data la Mutua distruzione assicurata, non ci può essere un attacco.
"Certo, stiamo facendo tutto il necessario da parte nostra per il mantenimento di questo equilibrio strategico di potere che è la garanzia più affidabile contro la comparsa di conflitti militari su larga scala" ha dichiarato Putin. "Non possiamo permettere che ciò accada e non lo vogliamo". Per il presidente russo è anche una questione di non incassare senza rilancio, per cui, concorda la stampa russa, qualcosa sul piatto delle tensioni con gli Usa e la Nato dovrà per forza mettere.
Lo scudo antimissile americano era stato già motivo di forti tensioni all'epoca del presidente George Bush Jr, promotore del progetto. Poi Barack Obama ha promesso modifiche, le ha apportate, ma senza cambiare la sostanza per Mosca, che vede come fumo negli occhi l'avanzatissimo sistema di intercettazione aerea e missilistica già pronto in Romania e altrettanto per i 24 missili SM-3 e i sistemi anti-aerei di fabbricazione Usa destinati alla Polonia.
La struttura polacca "è un contributo al sistema di difesa missilistica della Nato", ha dichiarato il vicesegretario alla Difesa Usa Robert, presente alla cerimonia a Redzikowo. "Una volta completato, nel 2018, sarà in grado di difendere l'arco centrale e settentrionale della Nato".