Energia: la compagnia petrolifera venezuelana Pdvsa ad un passo dal fallimento
Nel tentativo di convincere la maggior parte degli obbligazionisti ad accettare l'offerta dello swap del debito, la compagnia statale Petroleos de Venezuela (Pdvsa) ha deciso di prorogare il termine per ricevere offerte fino al 21 ottobre prossimo.
Il tono del comunicato pubblicato sul sito della società, ha scritto il quotidiano "El Pais" questa mattina, esprime tutta la drammaticità della situazione: se lo swap non raggiunge almeno la metà del totale delle obbligazioni esistenti, la capacità della società di garantire i pagamenti del debito esistente "sarà pregiudicata".
"Al momento della scadenza dell'ultimo termine, le ore 17 del 17 ottobre, era stata offerta una percentuale sostanzialmente inferiore al 50 per cento del valore nominale complessivo delle obbligazioni esistenti", ha ammesso la società nel comunicato. "Un perfezionamento delle offerte di swap migliorerebbe la posizione di liquidità della società nel breve termine", aggiunge la nota.
Pdvsa ha inoltre avvertito che se le offerte non saranno soddisfacenti la società "valuterà tutte le alternative". Lo swap prevede lo scambio di circa 5,3 miliardi di dollari di obbligazioni con scadenza nel 2017 in titoli da emettere nel 2020. La decisione di prorogare per la terza volta i termini è una palese dimostrazione della disperazione del governo del presidente Nicolas Maduro, ormai incapace di reperire la liquidità necessaria per far fronte agli impegni che esige uno Stato elefantiaco come quello del Venezuela, e della sfiducia generata tra gli investitori a causa della pessima posizione finanziaria della principale società del paese sudamericano, le cui attività generano il 96 per cento delle entrate in valuta estera del paese.
Il calo dei prezzi del petrolio non ha certo contribuito a rafforzare la fiducia degli investitori, anche se il presidente Maduro ha ribadito che il suo esecutivo garantirà tutti i pagamenti del debito come ha fatto finora.