AGROALIMENTARE: LA RIVINCITA DEL VINO ITALIANO SU QUELLO FRANCESE

Lunedì, 12 Settembre, 2016 - 12:30

L'Italia si conferma primo produttore mondiale di vino: un primato strappato già lo scorso anno alla Francia. La produzione francese dovrebbe calare, infatti, del 10 per cento alla fine della vendemmia in corso, raggiungendo una produzione par a quasi 43 milioni di ettolitri, molto lontano dai 48,5 milioni previsti per la viticoltura italiana; la Francia rischierebbe, addirittura, di perdere persino il secondo posto a beneficio della Spagna, che quest'anno potrebbe raggiungere una produzione di 45 milioni di ettolitri. Il quotidiano economico francese "Les Echos" ha dedicato a questo tema il titolo di apertura della prestigiosa rubrica "Succede in Europa" riportando i dati forniti dalla Coldiretti, che spiega il calo francese con le gelate primaverili, le tempeste di vento e gli episodi di siccità che hanno colpito le regioni vinicole francesi; in Italia al contrario un inverno particolarmente dolce ed un mese di settembre dalle condizioni meteorologiche favorevoli renderanno "memorabile" la vendemmia di quest'anno. Del resto, secondo quanto rivendica Assoenologi, l'Italia non gioca nel settore solo la carta della quantità, ma anche quella della qualità che intende far valere sui mercati internazionali: il 9 settembre scorso la Penisola era tra i principali protagonisti della "giornata del vino" sulla piattaforma di e-commerce Alibaba; e il settore vinicolo italiano vale ormai 14 miliardi di euro con esportazioni record nel 2015 per un valore di 5,4 miliardi di euro. Una tendenza alla crescita che si sta confermando nel 2016, persino nelle esportazioni verso la Francia: anche il prosecco italiano che ha già superato lo champagne francese nel volume di vendite mondiali (320 milioni di bottiglie contro 307 milioni) ha fatto oramai il suo ingresso con numeri notevoli sul mercato transalpino: la domanda di questo prodotto italiano, infatti, è addirittura triplicata in Francia, con un balzo del 198 per cento delle importazioni nei soli primi cinque mesi dell'anno. Come sottolinea con orgoglio la Coldiretti, per ogni bottiglia di champagne stappata in Italia, sei di prosecco attraversano le Alpi.