La Banca eurasiatica per lo sviluppo si espande

19.10.2016

Il Presidente del Consiglio della Banca eurasiatica per lo sviluppo, Dmitry Pankin, ha parlato circa i piani di espansione globale. Secondo lui, i candidati all'adesione sono 12 paesi, tra i quali sono i tradizionali alleati di Washington.

I piani

E’ stato riferito ai partecipanti - Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Russia, vogliono unirsi Azerbaigian, Vietnam, Egitto, Israele, India, Indonesia, Iran, Mongolia, Singapore, Thailandia, Corea del Sud e Giappone.

Si prevede che le formalità necessarie possono essere completate fino al 2018.

Politica ed economia

Tradizionalmente, la sfera economica è la zona degli interessi politici di Washington, mentre la Russia sviluppa la cooperazione militare con i paesi partner. Pertanto, la partecipazione di grandi investitori, come il Giappone, la Corea del Sud e Israele che, tra altro, sono i satelliti degli Stati Uniti, che a lungo hanno cercato di sovranità, significherà non solo un economico, ma anche un successo politico.

In particolare

Inoltre, è necessario tener conto del fatto che il Giappone ha deciso di creare un fondo di investimento più grande al mondo, insieme con l'Arabia Saudita, i cui rapporti con "acerrimo amico" degli Stati Uniti sono fortemente deteriorati. E' noto che, sostenendo un cyber-progetto cinese Alibaba, che, secondo alcuni esperti, fornisce un supporto per il governo cinese, il Giappone è alla ricerca di un "nuovo Alibaba", secondo Masayoshi Son, è il presidente della Softbank giapponese.

Sullo sfondo della promessa del Giappone di lavorare a stretto contatto con la Russia nella sfera economica, ognuno dei quali può diventare un progetto molto interessante, compresi quelli che hanno un valore strategico dello Stato.

Lo sfondo

Recentemente, un’altro educazione finanziaria russa - la Banca BRICS ha approvato primi cinque progetti.

Allo stesso tempo, si è saputo che Washington ha bloccato la Russia in seno al FMI. E’ stato riferito che le istruzioni del requisito per bloccare tutti i progetti legati con Mosca, sono stati inviati dai rappresentanti degli Stati Uniti nel FMI, la Banca Mondiale e altre istituzioni finanziarie internazionali. Nonostante il fatto che la Russia per dieci anni non ha chiesto nessun aiuto finanziario dal FMI, molti altri governi erano convinti della mancanza di principi di Washington e hanno iniziato a cercare partner alternativi.