Il lato oscuro di BuzzFeed – seconda parte. Spie alla Casa Bianca

30.10.2019
Cosa è in realtà il portale liberale “indipendente” Buzzfeed? Nel nostro primo articolo [1], abbiamo spiegato come i servizi di intelligence forniscono informazioni a Buzzfeed e alle persone losche con cui il sito ha collaborato.
 
In questa parte, discuteremo di come le spie di Buzzfeed siano entrate alla Casa Bianca ed abbiano garantito l'accesso ad informazioni per l’FBI e come gestire tali avversari online.
 

Agenti dei servizi speciali penetrano nei media

 
Dopo l'elezione di Donald Trump nel 2016, c'è stato un esodo di massa di agenti segreti dalla Casa Bianca. Da disoccupazione, molti di loro hanno iniziato a lavorare con i media liberali di sinistra, fornendo informazioni sul presidente e guidando le campagne di discredito contro i loro nemici politici, pubblicando scandali e [praticando gli] omicidi [della reputazione] di personaggi.
 
Tuttavia, come si è scoperto, alcune di queste figure sono rimaste alla Casa Bianca e alcune hanno iniziato a lavorare con Buzzfeed.
L'ex capo dell'FBI, James Komi, ha assunto una spia per lavorare per Buzzfeed e CNN, picchettando la Casa Bianca dall'interno, secondo i media [2].
 
Un rapporto di Infowars suggerisce che Komi abbia condotto un'operazione segreta contro il presidente Trump dopo aver inviato una spia alla Casa Bianca nel 2017. La spia, Anthony Ferrante, avrebbe trasmesso personalmente le informazioni rubate a Komi.
 
“L'agente, Anthony Ferrante, specializzato in cibercriminalità, lasciò la Casa Bianca nello stesso periodo in cui venne licenziato Comey e presto si unì a una società di consulenza di sicurezza, dove si è accordato con BuzzFeed per guidare gli sforzi del sito di notizie per verificare il dossier Steele, in connessione con una causa per diffamazione.”
 
Il fatto che un certo numero di ex agenti dell'intelligence si siano uniti ai media mainstream liberali è stato riportato anche da “The New American” [3]. Elenca i nomi specifici di coloro che hanno lavorato per la CIA, l'NSA e l'FBI. Il più famoso della lista è Josh Campbell, che ha apertamente affermato che le azioni di Trump minacciano la “sicurezza nazionale” - secondo il portale, Campbell e la CNN hanno già firmato un contratto in cui Campbell assumerà una delle posizioni di spicco nel canale che copre argomenti come il terrorismo, la sicurezza nazionale e il presidente Trump.
 

Attacchi a mezzi alternativi

 
La visione di Buzzfeed sulla libertà di parola è molto particolare e il recente discorso di Peretti sulla censura di Internet è stato particolarmente strano. [Peretti] Ritiene che i media non abbiano abbastanza controllo sui contenuti sui social network e suggerisce filtri più forti per guidare gli utenti ai “buoni contenuti”.
 
“Buoni contenuti”, secondo Buzzfeed, assomiglia a questo:
 
La libertà di parola in qualche modo include una maggiore pressione su fonti alternative come Infowars. Una campagna su larga scala fu condotta contro Alex Jones (Jones appare con la stessa frequenza di Jennifer Lopez [4]). È accusato di incitamento all'odio e descritto come l'equivalente di Goebbels [5].
 
Buzzfeed ha puntato Apple per aver consentito il materiale relativo a Jones sulle sue piattaforme, cosa che ha portato l'azienda a bloccare tutti i contenuti di Infowars.
 
Buzzfeed ha anche fatto altri sforzi per bloccare Jones e le sue risorse: i dipendenti hanno ammesso di aver regolarmente scritto reclami. Charlie Warzel dichiarò apertamente che stava cercando di far escludere Jones dalla piattaforma e riuscì a raggiungere il suo obiettivo abbastanza rapidamente [6].
 
I guerrieri di Internet di Buzzfeed non sono schizzinosi nel minacciare i sostenitori di Trump, come nel caso dell'utente Twitter Carpe Donktum, che non ha fatto altro che visitare il vertice sui social media della Casa Bianca. Dopo che Buzzfeed lo ha identificato, lo ha minacciato di pubblicare materiale diffamatorio su di lui e la sua famiglia.
 
Buzzfeed, che aderisce a una visione del mondo liberale e di sinistra, applica regolarmente doppi standard: da un lato, il sito pubblica spesso storie sulla “minaccia della destra” e le marce dell'odio e, dall'altro, promuove attivamente il contesto razzista prendendo a bersaglio i bianchi [7].
 
Twitter, tuttavia, non vede questo tipo di contenuti come un “incitamento all'odio razziale”.
 
Continua...
 
 
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Articolo originale:
Traduzione di Costantino Ceoldo