B3W vs Cina, perché l'India è così nervosa

05.07.2021

Prima di discutere l'iniziativa B3W (Build Back Better for the World), può essere prudente analizzarne il processo evolutivo. B3W è in realtà la nuova forma di due precedenti iniziative guidate dal governo americano, la United States Innovation and Competition Act (USICA) e l'iniziativa Blue Dot. USICA è un piano da 200 miliardi di dollari volto a contrastare l'influenza della Cina a livello nazionale e all'estero. Come riportato dai media americani, l'USICA ha ottenuto un sostegno bipartisan ed è stata etichettata come legislazione “da approvare”, ma il processo di negoziazione ha portato all'inclusione di emendamenti e disposizioni che si discostano dall'obiettivo originale del disegno di legge.

Le principali disposizioni dell'USICA, così come enunciate dall'American Action Forum, sono riprodotte qui:

Il disegno di legge propone un ruolo ampliato per il governo federale nei “settori strategici” - inclusi semiconduttori, droni, banda larga wireless e intelligenza artificiale - con maggiori finanziamenti, supervisione e regolamentazione di vari settori. Espande inoltre ulteriormente l'uso delle disposizioni commerciali al fine di limitare il flusso di beni e servizi cinesi e rafforzare l'agenda Buy American del presidente Biden.

Questa legislazione è stata introdotta per la prima volta l'anno scorso dai senatori Chuck Schumer (D-NY) e Todd Young (R-IN) come Endless Frontier Act (EFA). L'EFA è stato notevolmente ampliato nelle ultime settimane per includere diverse disposizioni aggiuntive. EFA è ora una divisione all'interno del pacchetto ampliato ribattezzato USICA.

I sostenitori del disegno di legge hanno affermato che il suo obiettivo principale è contrastare l'influenza politica ed economica della Cina sia a livello nazionale che all'estero. A tal fine, riversa miliardi di fondi dei contribuenti nella tecnologia degli Stati Uniti per contrastare la crescente influenza economica e politica della Cina. Il disegno di legge ha il sostegno di entrambe le parti ed è probabilmente uno dei pochi pacchetti legislativi bipartisan che usciranno dal Congresso quest'anno.

Di seguito sono riportate le linee di spinta strategiche individuate:

Dirigere il governo degli Stati Uniti ad attuare una strategia per aumentare gli investimenti pubblici, i prestiti e il commercio all'estero, concentrandosi principalmente su America Latina, Caraibi, Taiwan, Africa e Sud-Est asiatico.

Si stabilisce la protezione della proprietà intellettuale dalle nazioni straniere, l'esclusione dai programmi di finanziamento e la diminuzione degli acquisti di beni e servizi dalle nazioni specificate.

Si sottolinea l'importanza di riconquistare posizioni di leadership nei comitati internazionali di definizione degli standard al fine di garantire che gli standard del commercio internazionale vadano a vantaggio degli Stati Uniti.

Si intende contrastare l'influenza che la Cina ha acquisito attraverso i suoi maggiori investimenti in regioni come l'Africa, il sud-est asiatico e l'America Latina, che a quanto pare le hanno permesso di promuovere migliori relazioni commerciali e condizioni favorevoli per le sue imprese.

Si faciliterà la ricerca e lo sviluppo nelle “aree di interesse tecnologico chiave” tra cui robotica, intelligenza artificiale e fonti energetiche avanzate. Queste disposizioni ampliano il ruolo del governo federale nell'incentivare gli istituti di istruzione superiore a fare di più su questi fronti.

Ora veniamo alla trasformazione della Blue Dot Initiative in B3W. Asia Times ha riassunto le principali linee guida dell'iniziativa Blue Dot come segue:

Nel mezzo di una nuova escalation della guerra fredda, l'amministrazione Biden ha cercato di mobilitare alleati e partner per rallentare i progressi tecnologici della Cina e arrestare la sua crescente influenza globale. Gli Stati Uniti hanno raddoppiato nel rilanciare il Blue Dot Network, un'iniziativa a lungo sopita lanciata dalla precedente amministrazione Trump, per contrastare la Belt and Road Initiative (BRI) di Pechino, ora si è trasformata in B3W.

Come evidenziato dal sito web della Casa Bianca, Build Back Better World è un'iniziativa affermativa per soddisfare le enormi esigenze infrastrutturali dei Paesi a basso e medio reddito. Il presidente Biden e i partner del G7 hanno concordato di lanciare la nuova audace iniziativa infrastrutturale globale B3W, una partnership infrastrutturale trasparente, basata sui valori e di alto livello, guidata dalle principali democrazie per aiutare a ridurre il fabbisogno di infrastrutture di oltre 40 trilioni di dollari nel mondo in via di sviluppo, bisogno che è stato esacerbato dalla pandemia di COVID-19.

Attraverso B3W, il G7 e altri partner con idee simili si coordinano nella mobilitazione del capitale del settore privato in quattro aree di interesse: clima, salute e sicurezza sanitaria, tecnologia digitale, equità e uguaglianza di genere, con investimenti catalizzati dalle nostre rispettive istituzioni finanziarie per lo sviluppo.

Come ha risposto la Cina? I media cinesi, guidati da Global Times, sono stati molto duri con USICA e B3W e hanno condannato duramente le politiche neocolonialiste del blocco occidentale. La Cina lo ha etichettato come una fabbricazione della cosiddetta “minaccia cinese” per preservare l'egemonia globale degli Stati Uniti e cercare di privare la Cina dei suoi legittimi diritti di sviluppo attraverso il “disaccoppiamento” tecnologico ed economico.

La Cina ha duramente criticato l'approvazione del disegno di legge sull'innovazione e la concorrenza da parte del Senato degli Stati Uniti, affermando che la legislazione è piena di mentalità da Guerra Fredda, interferisce gravemente negli affari interni della Cina ed è destinata a fallire, esortando Washington a fermare la legislazione per evitare ulteriori danni alle relazioni e alla cooperazione Cina-USA.

Sono attese le contromisure decise dalla Cina, tra cui la guerra commerciale e gli emendamenti legislativi. Questa settimana il Comitato permanente dell'NPC sta portando avanti un progetto di legge contro le sanzioni straniere, che mira a contrastare le sanzioni unilaterali e discriminatorie imposte da governi stranieri ad entità e individui cinesi. I media cinesi hanno affermato che il disegno di legge degli Stati Uniti non cambierà i legami sempre più conflittuali tra Cina e Stati Uniti e rafforzerà solo la ricerca diretta della Cina dell'indipendenza tecnologica, come hanno osservato gli analisti.

Perché l'India è così nervosa riguardo al B3W? I media indiani hanno esagerato nel proiettare l'iniziativa B3W come se stesse per portare in una nuova era di prosperità i 900 milioni di indiani sopravvissuti con i buoni alimentari emessi dal governo Modi. I principali media indiani elettronici, cartacei e digitali e opinion maker hanno proiettato B3W come la pioggia di Lakshmi sulla sfortunata popolazione indiana. La stessa euforia è stata mostrata quando l'India si è unita al QUAD, tuttavia non è emerso nulla di concreto. L'India ha perso 1450 chilometri quadrati in Ladakh a favore dell'Esercito di Liberazione del Popolo, ma il QUAD non è mai venuto in suo soccorso, causando l'imbarazzo totale del 3° esercito più grande del mondo.

Potrebbe anche essere interessante dare un'occhiata allo stato economico dei membri del G7. Da quando i sette Paesi si sono riuniti per la prima volta negli anni '70, la loro quota del PIL globale si è dimezzata, dal 40% all'80%. Può B3W affrontare la BRI cinese?

A differenza del nuovo ordine mondiale creato dopo la Seconda guerra mondiale, i Paesi occidentali potrebbero aver perso l'appetito per saltare in un'altra guerra fredda. L'Italia è entrata a far parte della BRI nel 2019 e potrebbe ritrovarsi le mani legate.

I G7 sono alcuni dei Paesi più indebitati al mondo. Oggi il debito pubblico degli Stati Uniti si attesta a 28 Trilioni di dollari, compreso il resto del debito del G7 in dollari USA; Regno Unito 3 trilioni, Francia 3,2 trilioni, Canada 2,3 trilioni, Italia 3,3 trilioni, Giappone 1,3 trilioni e persino la Germania è quasi 3 a trilioni. Come possono queste tigri di carta affrontare la Belt and Roads sostenuta da un'economia cinese in avanzo?

La Cina ha già coinvolto più di 100 Paesi nella BRI e la BRI ha sette anni; G7 vende una Red Herring [una falsa pista] che esiste solo sulla carta. Vediamo se la B3W diventa una realtà concreta o meno.

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Articolo originale di Adeela Naureen e Umar Waqar:

https://www.geopolitica.ru/en/article/b3w-vs-china-why-india-so-jumpy

Traduzione di Costantino Ceoldo