Venezia è pronta a rifiutare le sanzioni anti-russe

La regione italiana del Veneto il 18 maggio riconosce la Crimea come la parte della Federazione Russa. La votazione corrispondente si svolgerà nell’assemblea legislativa della regione che è controllata dai sostenitori dell'iniziativa. Inoltre, i legislatori regionali chiedono l'abolizione delle sanzioni anti-russi.

Perché questa opzione è la più probabile?

Ora al potere in Veneto è la coalizione di destra-centrista "Lega Nord". I sostenitori della Lega hanno preso la maggioranza dei seggi nel parlamento regionale (28 di 48). Il presidente del Veneto, Luca Zaia, è un sostenitore del sollevamento delle sanzioni e il riconoscimento della Crimea. La rimozione delle sanzioni e la costruzione di rapporti indipendenti con la Russia sono stati uno dei principali motivi della campagna per il Parlamento nel 2015. I rappresentanti del commercio industriale del nord Italia, tra cui Veneto, insoddisfatti per la guerra delle sanzioni contro la Russia che porta le perdite e vogliano uscirne rapidamente.

L'orientamento geopolitico della Lega Nord

Lega Nord sostiene la normalizzazione delle relazioni con la Russia e la rimozione delle sanzioni anti-russi. Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, è stato il primo grande politico italiano che ha visitato la Crimea dopo il referendum nel 2014.

Le regioni filo-russe dell'Europa

La decisione del Veneto potrebbe influenzare tutta l'Italia per la posizione al vertice dell’UE al giugno di quest'anno. Inoltre, iniziata dai veneziani, il processo di eliminazione delle sanzioni e il riconoscimento della Crimea può accendere altre regioni europee, in cima all’UE e i governi nazionali, se la Russia farà passi reciproci.