REFERENDUM IN REPUBLIKA SRPSKA

26.09.2016

Più del 90% delle persone hanno votato a favore della data di approvazione della festa nazionale serba.

Problemi confederati

In precedenza, le autorità della Bosnia-Erzegovina hanno dichiarato l'inammissibilità del referendum. Inoltre, la Corte Costituzionale di Sarajevo ha stabilito che la festa del 9 gennaio sarà vietata perché viene alla stessa data con la festa ortodossa, celebrata nella Chiesa Serba, perciò sarebbe discriminare i musulmani bosniaci.

La forte opposizione al referendum da parte europea e la Bosnia è a causa del fatto che le autorità di questi paesi ritengono che la votazione diventerà una sorta di prova di forza prima della separazione, a cui, la Republika Srpska ha il pieno diritto in base ad accordi internazionali.

Sistema legale e identità

Il presidente della Repubblica Srpska, Milorad Dodik, ha confermato che i seguenti referendum aprono le maggiori opportunità per i serbi, in particolare, sul sistema giudiziario.

In precedenza, egli ha sottolineato che lo svolgimento del plebiscito non è una prova generale per la separazione dalla Bosnia-Erzegovina.

Il consigliere del presidente della Croazia, Mate Granic, che era un mediatore in Dayton, ha detto che il referendum è importante per le elezioni locali, a causa del rafforzamento della Republika Srpska in Bosnia-Erzegovina.

Il primo ministro serbo, Aleksandar Vučić, che è un fantoccio dell'Occidente, ha dichiarato che la Serbia è responsabile per la Bosnia-Erzegovina sotto gli accordi di Dayton. Tuttavia, in occasione del referendum nella Republika Srpska, a Belgrado, è stato dato un saluto.