La Russia sta cercando di conciliare gli armeni e azeri

Il 16 maggio a Vienna si incontreranno i presidenti di Armenia e Azerbaigian. La questione principale all'ordine del giorno è il conflitto nel Nagorno-Karabakh. Nell’incontro sarà presente il Ministro degli Affari Esteri della Russia. Essa sta cercando di normalizzare le relazioni tra i due Paesi, sull'orlo di una guerra.

Il nuovo conflitto in Karabakh

Dagli anni venti del secolo scorso, Nagorno-Karabakh è sempre stato un territorio controverso, che l’Armenia e Azerbaigian cercano di dividere tra loro. Il culmine è diventato un conflitto militare su larga scala nel 1991-1994. Il primo aprile nel 2016 in Nagorno-Karabakh si sono ripresi i nuovi scontri, che durati 4 giorni.
Le parti del conflitto continuano ad accusarsi reciprocamente di aver violato il cessate al fuoco raggiunto il 5 aprile ai colloqui tra i militari armeni e azeri a Mosca.

Chi beneficia

L'unico paese che beneficiano di nuovo conflitto nel Nagorno-Karabakh. Sono gli Stati Uniti d'America. Da una parte, questo conflitto complica la posizione della Russia, che dovrà scegliere una delle parti. D'altra parte, la Russia avrà la guerra nei pressi dei suoi confini, che renda lo distingue d’altri problemi internazionali. Complica è la posizione della Turchia, che ancora più compatibile in Siria e dipendente dagli aiuti degli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti utilizzano le loro reti di influenza in Azerbaigian, provocando l’azioni aggressive e in Armenia. Così sull'iniziativa delle parti filo-americani il parlamento armeno è avviato la discussione del disegno di legge sul riconoscimento della indipendenza di NKR. Per ora il governo armeno ha rinviato l'esame della questione, ma la discussione di questa opzione nel pubblico aggiunge la benzina sul fuoco.

La tattica della Russia

Molto probabilmente, la Russia cercherà di conciliare i due stati. Per raggiungere questo obiettivo, essa può esercitare una seria pressione sul suo alleato – l’Armenia. Tuttavia, se l'Azerbaigian continuerà i suoi tentativi di civettare con la NATO (l’esercizio georgiano-turco nel quadro dei programmi della NATO, come ha proposto la Georgia), la Russia può tacitamente sostenere una serie di iniziative armene.