Cina e Stati Uniti competono nello spazio
Questo articolo fornisce un’analisi del rapporto dell’organizzazione “Low Orbit, High Stakes”.
Il mondo delle comunicazioni satellitari
Il numero di utenti di Internet a novembre 2022 è solo il 63% della popolazione mondiale. Ciò significa che circa tre miliardi di persone non hanno attualmente accesso al web. Le aziende di tutto il mondo stanno investendo nello sviluppo della banda larga spaziale. Alcuni Paesi stanno lanciando iniziative nazionali per costruire costellazioni di satelliti in orbita bassa (LEO) e conquistare una quota significativa del mercato in crescita, utilizzando ampie risorse pubbliche o private.
In particolare, la collocazione dei satelliti in orbita LEO sembra essere più vantaggiosa rispetto alle orbite medie e geosincrone. Ciò è dovuto principalmente al fatto che i satelliti LEO sono generalmente più piccoli e leggeri. Di conseguenza, è necessario meno carburante per lanciarli. Le aziende possono mettere in orbita più satelliti a un costo inferiore per lancio. Inoltre, i satelliti LEO sono abbastanza vicini alla Terra. In genere, si trovano tra i 160 e i 2.000 chilometri di altezza. I terminali degli utenti possono quindi rilevare più satelliti contemporaneamente e connettersi con maggiore precisione.
Il Center for Strategic and International Studies rileva che i leader nel campo delle comunicazioni satellitari sono due Stati: gli Stati Uniti e la Cina. E c’è la possibilità che la Cina, attraverso la sua iniziativa “One Belt, One Road”, stia minacciando la leadership statunitense in questo campo. In “Low Orbit, High Stakes”, il CSIS ha esaminato la competizione nella banda larga satellitare, concentrandosi sugli interessi dei due Paesi.
Il rapporto del centro si compone di sei capitoli: lo stato della banda larga commerciale in LEO, colmare il divario digitale con la LEO, la visione della Cina per la banda larga spaziale, le implicazioni per la sicurezza degli Stati Uniti e la gestione di grandi costellazioni in LEO.
Vantaggi economici
L’industria di Internet via satellite è concentrata tra poche aziende del settore privato e imprese statali. Ci sono solo pochi attori importanti in questo mercato. Questo perché i costi di lancio, manutenzione e produzione dei satelliti in LEO sono elevati e le risorse di spettro e lo spazio orbitale vicino alla Terra sono limitati.
Ciononostante, la banda larga in orbita bassa è piuttosto redditizia. La domanda di connettività e di servizi di qualità rimane elevata. Le aree rurali sono una potenziale base di clienti chiave per gli operatori di banda larga via satellite, poiché è l’unico modo per fornire Internet in queste regioni.
Altri consumatori chiave dei servizi basati su LEO sono le applicazioni B2B, i clienti non fissi come le compagnie aeree e i conglomerati marittimi e i Paesi in via di sviluppo. Alcuni fornitori LEO, tra cui Telesat e OneWeb, si concentrano interamente sulle applicazioni B2B.
Se il progetto in orbita bassa avrà successo, le aziende saranno in grado di offrire una serie di servizi ai consumatori. Oltre alla semplice connettività, gli utenti avranno accesso al cloud computing, allo streaming e all’Internet degli oggetti (IoT). Inoltre, i satelliti permetteranno di utilizzare la rete per scopi governativi e militari.
Confronto costante
Secondo il CSIS, gli Stati Uniti sono attualmente leader nella rete globale. Inoltre, le reti satellitari commerciali americane sono nettamente superiori ai concorrenti.
Con l’intensificarsi della corsa alle reti di comunicazione spaziali, il governo statunitense deve adottare politiche e incentivi per mantenere le aziende americane competitive a livello internazionale. Anche quando le aziende hanno accumulato l’enorme capitale e le competenze necessarie per entrare nel mercato della banda larga LEO, devono affrontare elevati costi di conformità e l’incertezza di navigare in regimi normativi differenziati. I requisiti di licenza persistono attraverso processi nazionali, esteri e internazionali che a volte sono opachi, incoerenti e applicati in modo disomogeneo, in quanto le autorità di regolamentazione non riescono a tenere il passo con il ritmo dell’innovazione del settore.
Le aziende statunitensi spesso devono affrontare barriere protezionistiche e quadri normativi complessi quando cercano di entrare nei mercati esteri. I requisiti della tecnologia spaziale variano notevolmente da Paese a Paese.
Pertanto, occorre tenere conto anche della concorrenza tra gli operatori esistenti sul mercato nazionale e i nuovi arrivati. Gli Stati Uniti prevedono di lanciare migliaia di satelliti in LEO nei prossimi cinque-dieci anni. Pertanto, gli Stati Uniti dovranno stabilire norme operative comuni per i sistemi spaziali in orbita e comunicare più chiaramente gli standard e i metodi di licenza. A questo proposito, gli americani dovranno rivolgersi sia alle aziende commerciali nazionali che alla comunità internazionale.
La crescente competizione nella corsa alla costruzione di reti spaziali a banda larga comporta molti rischi per l’industria spaziale in rapida crescita. Si tratta di rischi ambientali, tecnici e politici. Si ripropone l’eterna battaglia tra Stati Uniti e Cina, che questa volta si è spostata nello spazio.
Pechino ha i suoi piani per una rete nazionale a banda larga in LEO. Le attività satellitari della RPC sono finanziate dallo Stato e sostenute politicamente dal programma One Belt, One Road. L’iniziativa consente alla Cina di costruire relazioni economiche con gli Stati partner e di negoziare prezzi favorevoli per il suo sistema LEO. Le manovre diplomatiche, l’accorpamento di infrastrutture complesse e servizi digitali da parte della RPC, mettono gli Stati Uniti in una posizione difficile. È difficile per gli Stati competere con le aziende cinesi per le quote di mercato nei Paesi della Via della Seta.